Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
Esclusiva TMW

Il tatuatore di Spalletti: "Non mi sento tradito, ma spero che la sua Juve perda. Forza Napoli!"

Il tatuatore di Spalletti: "Non mi sento tradito, ma spero che la sua Juve perda. Forza Napoli!"
Giacomo Iacobellis
Oggi alle 18:08Serie A
Giacomo Iacobellis

Nel suo studio il ronzio delle macchinette si mescola al profumo d’inchiostro e disinfettante. Sulle pareti, fotografie di clienti famosi e vecchi poster di Maradona. Da qualche giorno il telefono di Valentino Russo non smette di vibrare: tutti vogliono sapere di quel tatuaggio, quello che mister Luciano Spalletti porta sul braccio come memoria eterna dello scudetto vinto col Napoli nel 2022-2023. Un simbolo che ieri, ossia da quando siede ufficialmente sulla panchina della Juventus, è diventato argomento di dibattito nazionale. Ma cosa ne pensa l'artista che ha realizzato questo indelebile ricordo? Per saperlo, l'abbiamo intervistato in esclusiva su TuttoMercatoWeb.com.

Valentino, ci racconti la storia del tatuaggio più chiacchierato del momento?
"È semplice. Mi chiamò il mio amico Di Lorenzo e mi disse che mister Spalletti voleva farsi lo stesso tatuaggio che avevo appena fatto a lui, quello con lo scudetto del Napoli per capirci. Lì per lì mi sembrò strano, era il suo primo tattoo. Io tifo Napoli, capisci? Fu chiaramente una bella emozione, una di quelle che ti fanno tremare un po’ la mano, anche se tatuo ormai da una vita intera. Dopo andammo pure a cena, io e lui. Eravamo tutti felici, leggeri, fieri di qualcosa che sembrava più grande di noi".

Tra Napoli, Viareggio e Grosseto, nei suoi tre studi targati "Art Gallery", Valentino ha visto passare di tutto: ha tatuato mezza rosa del Napoli campione d’Italia, ma anche stelle internazionali come Icardi, Garnacho o Romero, soltanto per citarne alcuni.
"Io sono pieno di tatuaggi e ho sempre pensato che servano a raccontare il momento, uno specifico momento. Nella vita si cambia, non puoi restare fermo. Non è che se ti fai il simbolo del Napoli poi devi restare al Napoli per tutta la vita. È come nei sentimenti: restano le emozioni, non per forza le situazioni".

E così, davanti alle polemiche di questi giorni, Valentino rimane alquanto indifferente.
"Non mi sento tradito, lo rifarei ancora e ancora. Spalletti ha fatto la storia a Napoli. Quello scudetto è stato un sogno e quel tatuaggio ne è il simbolo. Ma ora lui è stato chiamato a fare il suo lavoro, allenare, in un’altra squadra, ed è giusto così. Gli auguro in bocca al lupo per la stagione, anche se, ovviamente, io spero che vinca il Napoli e non la Juventus".

Un tatuaggio, dopotutto, non è mica un giuramento.
"È una fotografia del tempo, un frammento di felicità. E quella di maggio 2023, tra cori, lacrime e il cielo azzurro sopra il Maradona, l'abbiamo metaforicamente incisa sulla pelle di tutti noi napoletani".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile