La tradizione non cambia, perché quella di vendere i pezzi pregiati è una strategia che è sempre andata avanti nei vent’anni di presidenza
Urbano Cairo. Ciò che è cambiato, invece, è la tempistica: prima ancora di finire il campionato in corso, infatti, i tifosi del
Toro sanno che dovranno salutare almeno un big, se non due. L’annuncio è arrivato dal diretto interessato, dal patron granata in persona: “Non parlo di mercato, dico solo che nella prossima sessione verranno ceduti uno o due giocatori: è normale che sia così, lo fanno anche l'Inter, l'Atalanta o il Bologna” le sue dichiarazioni ai microfoni di Rai Radio 1. “Ciò che conta è avere uno scouting di livello - ha aggiunto nel suo intervento durante la trasmissione "Un giorno da pecora" - e che rimpiazzi al meglio i giocatori che vengono venduti”. Il problema è che gli esperimenti fatti l’anno scorso sono stati disastrosi:
Buongiorno è stato sostituito da
Coco, il quale nonostante l’investimento da 10 milioni non ha rispettato le attese, ma soprattutto si è deciso di rimpiazzare
Bellanova con
Pedersen, soluzione low cost e appena retrocesso con il Sassuolo.
Così la temperatura nella piazza granata rimane bollente ed è già stata annunciata una nuova contestazione: restano da capire le modalità, ma per l’ultima sfida contro la Roma di domenica sera ci sarà l’ennesima protesta contro la proprietà.
Nel frattempo, però, Cairo si è goduto il suo 68esimo compleanno. “Diciamo che sono diventato maggiorenne con 50 anni d’esperienza” ha voluto scherzare con lo studio di Rai Radio 1. In serata, invece, ha organizzato una grande serata di gala nel cuore di Milano: come location ha scelto Villa Necchi Campiglio in via Mozart, a poco più di un chilometro dal Duomo. C’era il Toro al gran completo, compresi Milinkovic-Savic e Ricci che sono i due candidati principali alla cessione in estate, e anche tanti volti noti del calcio, dal presidente dell’Inter Beppe Marotta a quello della Lega Serie A Ezio Simonelli fino ai procuratori Damiani e Busardò e agli allenatori De Biasi e Ventura.