Cosa doveva fare di più Vanoli per rimanere al Torino? La squadra è da undicesimo posto

Paolo Vanoli è al capolinea con il Torino. Dopo una stagione pienamente in linea con quelle che sono le ultime dei granata, quando Juric però veniva riconfermato. Basti vedere allo storico delle ultime dieci annate: solamente una volta sopra il nono posto (settimo nel 2017-18), poi solamente dal nono posto in giù. Peraltro il tecnico non ha mai avuto il proprio centravanti principe, Duvan Zapata, infortunatosi dopo poche partite. A gennaio aveva chiesto un centravanti, sono arrivati Elmas e Casadei, comunque abbastanza positivi almeno nella prima parte della propria avventura.

Il problema è l'abitudine. Perché oramai il Toro punta a cercare di essere nelle prime sei o sette, ma la realtà è che nessuna delle squadre davanti sono meno forti del Toro. Mai come in quest'anno la costruzione della rosa riflette la posizione in classifica, dopo avere ceduto Buongiorno e Bellanova. In estate toccherà a Ricci che andrà in una big. Per fare il salto di qualità bisognerebbe investire - senza sicurezza del ritorno - e Cairo negli scorsi mesi ha aperto a una possibile cessione.

Poi la domanda: Vanoli poteva fare di più? Forse sì, ma - come detto in precedenza - sarebbe stato andare oltre le proprie possibilità. Perché fra Napoli, Inter, Atalanta, Juventus, Roma, Fiorentina, Lazio, Bologna, Milan e Como chi è meno forte dei piemontesi? Nessuno.