Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / torino / Serie A
Lecce, Giampaolo: "Col Torino partita cruciale. Farò il possibile e l'impossibile per salvarci"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:15Serie A
di Pierpaolo Verri

Lecce, Giampaolo: "Col Torino partita cruciale. Farò il possibile e l'impossibile per salvarci"

Marco Giampaolo interviene ai microfoni della sala stampa del "Via del Mare" per presentare Lecce-Torino.

Come si gestiscono le emozioni di questa partita?
"Partita cruciale. Le emozioni e le tensioni si gestiscono con il buon senso, con raziocinio, con riflessioni che comunque devi fare. Nonostante il cammino sia difficile, ci è capitato di stare sotto di un punto a due partite dalla fine. La squadra arriva da sconfitte, ma le prestazioni non sono state arrendevoli. Siamo stati spesso e volentieri sconfitti di misura. Sarà una partita cruciale, ma la squadra sta bene, può giocarsi fino in fondo le sue chances".

Bisogna vincere a ogni costo
"Farò il possibile e l'impossibile per salvare il Lecce".

Cosa vuole e cosa non vuole vedere nella sua squadra?
"Non è una questione di voglio o non voglio vedere. Adesso il risultato conta più di qualsiasi altra cosa. Io penso che per raggiungere il risultato si debba proporre. Io ho analizzato il nostro percorso, dalla partita con l'Udinese in avanti. L'unica partita dove abbiamo subito una sconfitta sonora è stata in casa con il Como, ma lì ho sbagliato io sbilanciando la squadra. Per il resto ci siamo giocati le nostre partite, con i pregi e i difetti, senza mai essere sottomessi. Si poteva fare qualcosa in più? Si poteva arrivare a questo punto con qualche punto in più? Assolutamente sì. Ma ora quello che conta è la partita con il Torino. Dobbiamo fare di tutto per vincere e vedere cosa succede".

Come sta Gaspar? Tiago Gabriel eventualmente è pronto?
"Se Gaspari ci dà garanzia giocherà, altrimenti giocherà Tiago. Semplice".

E su N'Dri?
"La scelta di N'Dri a Verona è stata di natura tecnico tattica. Disponiamo di cinque esterni, uno diverso dall'altro. In quella partita servivano compiti di un certo tipo, che poteva assolvere N'Dri. Quindi è stata fatta una scelta di questo tipo. Gli esterni possono avere autonomia di 50/60 minuti, non ci sono problemi perché ne ho cinque, ciò che conta è che giochino al massimo".


Ultima partita in casa, che messaggio vuole dare ai tifosi?
"Voglio dire che è la partita più importante dell'anno. So che ci saranno, come ci sono sempre stati, in casa e in trasferta. Nel calcio non ti regala niente nessuno, non c'è niente di scontato, non devi aspettarti nulla dagli altri. Guardiamo in casa nostra. So che il pubblico saprà fare la differenza".

Vuole un Lecce garibaldino o maturo?
"Le vittorie le costruisci con le prestazioni nei 95 minuti. La squadra dovrà avere la forza di arrivare a capo del problema nei 95 minuti. Voglio una squadra lucida, la follia deve essere tecnica, nel senso dell'assunzione di responsabilità, quello sì. Ma deve far parte del bagaglio dei calciatori. Mi aspetto una partita giusta dal punto di vista della prestazione, per alterare gli equilibri c'è sempre tempo nel corso dell'incontro".

Cosa ne pensa dell'ipotesi di anticipare l'ultima giornata?
"Si può giocare, si può anche anticipare, l'importante è che ci sia un tempo tecnico, quattro giorni sono sufficienti. Avrei anche anticipato questa e guadagnato un giorno, si poteva fare. Però non cambia nulla".

Cosa teme del Torino?
"Il Torino è una squadra solida, forte. Il direttore Vagnati è stato brava ricostruirla nel tempo. Ci sono solo due giocatori rispetto a quando allenavo io Milinkovic-Savic e Linetty, quest'ultimo lo portai io. Verranno a giocare la loro partita. Il Torino è una società storica di grande tradizione, il presidente è solido, la tifoseria è appassionata. Lì sono stato bene, in un momento particolare, in pieno covid, senza poter fare mercato".

Pensa di aver trovato la quadra in mezzo al campo per domani?
"Abbiamo sette giocatori per tre ruoli. Le scelte sono figlie di tantissime valutazioni. Alle volte ho preferito un palleggiatore, altre volte ho cercato caratteristiche diverse. La gestione dei sette centrocampisti fatta con onestà intellettuale credo sia la cosa più giusta. La concorrenza è alta, quando c'è competizione il livello si alza. Domani giocheranno i giocatori che ritengo più giusti per questa partita".