
Torino, Ventura e la ricetta per Baroni: "Le sue idee, Zapata e qualche acquisto"
L'ex tecnico del Torino, Gian Piero Ventura, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport per parlare della squadra che ha guidato dal 2011 al 2016, portandola dalla Serie B all’Europa League.
Questo il suo giudizio su Marco Baroni, nuovo allenatore scelto da Urbano Cairo: "Ha fatto la gavetta, su questo non ci piove. Ha avuto qualche difficoltà nei primi anni, ma negli ultimi ha fatto qualcosa di importante. A Lecce è stato promosso in Serie A e poi si è salvato, è andato a Verona ed è riuscito a salvarlo nonostante la società a gennaio avesse dovuto vendere i migliori, un’impresa incredibile. Questo gli ha permesso di approdare a una squadra importante come la Lazio: per essere stata la prima volta, ha dato una buona risposta. Non dico ottima perché nel girone di ritorno la squadra ha un po’ sperperato ciò che aveva fatto, ma ha mostrato un calcio piacevole".
In particolare, la scelta di Baroni può portare molti giovani a crescere ancora: "Lui non ha problemi a lanciare i giovani. Li fa migliorare, Rovella è cresciuto nettamente. Uno non migliora casualmente, lo fa se c’è feeling con l’allenatore, se ti dà delle idee, se ti fa giocare convinto e sereno, se ti dà stimoli per volere essere protagonista tutte le domeniche, che è un po’ quello che nel ritorno è venuto a mancare al Toro".
Dal mercato, giusto qualche tassello: "La base della squadra c’è già, ci sono buoni giocatori, il ritorno di Zapata poi sarà un recupero importantissimo: è mancato molto, con lui si ritroverà una buona parte di potenzialità offensiva. Se aggiungiamo qualche acquisto a una squadra che aveva comunque la sua competitività, e poi porti idee nuove...".
Questo il suo giudizio su Marco Baroni, nuovo allenatore scelto da Urbano Cairo: "Ha fatto la gavetta, su questo non ci piove. Ha avuto qualche difficoltà nei primi anni, ma negli ultimi ha fatto qualcosa di importante. A Lecce è stato promosso in Serie A e poi si è salvato, è andato a Verona ed è riuscito a salvarlo nonostante la società a gennaio avesse dovuto vendere i migliori, un’impresa incredibile. Questo gli ha permesso di approdare a una squadra importante come la Lazio: per essere stata la prima volta, ha dato una buona risposta. Non dico ottima perché nel girone di ritorno la squadra ha un po’ sperperato ciò che aveva fatto, ma ha mostrato un calcio piacevole".
In particolare, la scelta di Baroni può portare molti giovani a crescere ancora: "Lui non ha problemi a lanciare i giovani. Li fa migliorare, Rovella è cresciuto nettamente. Uno non migliora casualmente, lo fa se c’è feeling con l’allenatore, se ti dà delle idee, se ti fa giocare convinto e sereno, se ti dà stimoli per volere essere protagonista tutte le domeniche, che è un po’ quello che nel ritorno è venuto a mancare al Toro".
Dal mercato, giusto qualche tassello: "La base della squadra c’è già, ci sono buoni giocatori, il ritorno di Zapata poi sarà un recupero importantissimo: è mancato molto, con lui si ritroverà una buona parte di potenzialità offensiva. Se aggiungiamo qualche acquisto a una squadra che aveva comunque la sua competitività, e poi porti idee nuove...".
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