
Brambati: "Torino, un errore contestare Cairo. Con la Juve un'Inter diversa"
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Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore, ha parlato dei temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà.
Di chi sarà la giornata?
"La Roma per me non rappresenta una sorpresa, perchè per me era già forte lo scorso anno. Ha preso un allenatore che da qualcosa in più. Credo che potrebbe essere la sua giornata, portandosi in testa alla classifica, magari da sola".
Magari la Roma potrebbe scendere in campo con Dybala:
"Credo che sia una sorpresa. Avevo sentito qualcuno vicino al mister che mi riferiva di quanto Gasp avesse dei dubbi su questo giocatore, dal punto della tenuta fisica. Se entra e svolta le partite, diventa un'arma determinante anche in un contesto dove tutto è schematizzato. Può essere la freccia in più nell'arco della Roma. Soulé invece con Gasperini può crescere tantissimo".
Ha parlato Cairo su Milan-Como in Australia e sul Torino. Che ne pensa?
"Sul Torino dico che i tifosi fanno un errore se lo contestano. Stava scomparendo, se non ci fosse stato Cairo sarebbe ripartito dai dilettanti. Va ringraziato, poi lo ha portato sempre a buoni livelli. Non è giusto poi che Cairo venda al prima offerente, non è rispettoso verso il Torino e i suoi tifosi. E' un errore pensare che non sia il presidente giusto. Ha tenuto il Torino sempre in Serie A. E' comunque una realtà importante, ha tifosi importanti, ma oggi stare dietro a bacini d'utenza come Roma e Milano fai fatica. Io sostengo che Cairo è un grandissimo imprenditore e sta facendo bene anche il presidente".
Che tipo di Inter sarà contro la Juve?
"Sarà un'Inter molto più determinata rispetto a quella vista con l'Udinese. Credo che sarà un'Inter diversa, ma non solo perché è arrivato Akanji, ottimo acquisto, ma perché le critiche arrivate devono aver dato una sterzata a tutto l'ambiente".
Un pensiero per Giorgio Armani:
"Ho perso un amico. Lo conoscevo dal 1989 e mi ha cambiato la vita. Averlo conosciuto mi ha dato l'opportunità di conoscere tantissimi posti, persone, che senza di lui non avrei mai vissuto e conosciuto. L'Italia ha perso un personaggio irriproducibile. E' morto un genio, ma io ho perso un amico. Sono stato al funerale, che è stato molto toccante. Ieri a pranzo sono stato a casa sua, che è diventata adesso del suo compagno, quando sono entrato in ascensore c'era ancora il profumo che usava lui. E ho sentito ancora la stessa soggezione, nonostante non ci fosse più. Vuol dire che è una persona che ha lasciato qualcosa".
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