Il dilemma - Pandolfi uno e trino: potrebbe non bastarne solo uno per sostituirlo…

Il futuro di Luca Pandolfi resta ancora tutto da scrivere, ma intanto sono già partiti i ragionamenti sulla possibile eredità, dato che il passaggio alla Juventus è divenuta una possibilità molto concreta nelle ultime ore. Tema oggettivamente complicato, dato che finora l’ex Entella, o almeno fino a poco prima dell’apertura del calciomercato invernale, si è rivelato pedina fondamentale in questa Turris per una triplice funzionalità:

- dal punto di vista tecnico-realizzativo, essendo l’attuale capocannoniere della squadra insieme a Giannone, avendo siglato 6 reti pesanti, su tutte quelle con Palermo, Foggia e Ternana;

- dal punto di vista tattico, dato che il 3-5-2 adottato in corso d’opera sembrava disegnato proprio per valorizzare i suoi movimenti in verticale, con Giannone nelle vesti di raccordo tra centrocampo e attacco;

- dal punto di vista economico, risultando tra i quattro under fissi schierati puntualmente da mister Fabiano, necessari per totalizzare il redditizio “minutaggio giovani”, che permette di di guadagnare a fine stagione una somma totale che va dai 300 ai 500 mila euro.

Trovare un altro classe 1998 che permetta di soddisfare simultaneamente questi tre parametri sembra impresa francamente ardua, se non impossibile. Ecco perché potrebbero servire non uno ma due innesti per compensare la partenza di Pandolfi. Strategia alla quale starebbe pensando anche la stessa Turris, che vedrebbe da una parte l’arrivo di un senior in attacco e dall’altra quello di un under, da schierare necessariamente in un’altra zona del campo per non perdere i famigerati contributi federali. Infatti, l’imminente annuncio dell’ex Cerignola Carannante, classe ’99 di professione centrocampista, è da leggere proprio in quest’ottica. Ovviamente, tale soluzione comporterebbe il sacrificio di un over in mediana tra Signorelli, Franco e Tascone, andando a rimodulare equilibri abbastanza collaudati. Un azzardo da mettere in conto, che però sembra inevitabile per ovviare all’addio dell’ex Entella, rivelazione di questa prima metà di stagione, a meno di un più radicale stravolgimento tattico dell’intero assetto base…