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tmw / turris / Primo piano
Primicile: "Siamo in linea con gli obiettivi, piena fiducia nella squadra e nel mister. Pandolfi si era impuntato, inutile trattenerlo. Sugli svincolati..."
giovedì 11 febbraio 2021, 15:11Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Primicile: "Siamo in linea con gli obiettivi, piena fiducia nella squadra e nel mister. Pandolfi si era impuntato, inutile trattenerlo. Sugli svincolati..."

Intervenuto alla trasmissione 4 chiacchiere sulla Turris, il corallino Rosario Primicile ha analizzato l’attuale momento della squadra, partendo dal pari col Bisceglie: Indipendentemente dall’avversario, dobbiamo scendere in campo con l’idea di fare quanti più punti possibili, senza troppi calcoli. Qualcuno, forse, ritiene che col Bisceglie si potesse battere facilmente, dimenticando che la settimana precedente la stessa squadra aveva fermato una compagine importante come l’Avellino, sfiorando anche il bottino pieno. Quindi, non si trattava affatto di un avversario semplice da affrontare. Ritengo che il primo tempo di domenica scorsa sia stato poco convincente da ambo le parti, con la differenza che il Bisceglie magari è stato più pratico nello sfruttare il calcio piazzato a suo favore. Nella ripresa, invece, è sotto gli occhi di tutti che la Turris sia uscita dallo spogliatoio con un altro piglio ed abbia avuto una grande reazione, dimostrando di essere viva e di poter mettere in difficoltà qualsiasi rivale. Sfiderei chiunque a recuperare il risultato, dopo essersi ritrovati immeritatamente sotto di due reti”.

Il dg biancorosso torna sulla questione mercato: Tra gli svincolati rimasti in Italia, francamente non vedo elementi che possano fare al caso nostro. Siamo vigili anche sulle piste estere, ma faremo ulteriori investimenti solo nel caso in cui trovassimo qualche elemento utile tanto nell’immediato come in futuro. Spendere semplicemente per mettere un nome in più nell’organico e dover aspettare settimane per vederlo in forma, non ha alcun senso. Finora qualche profilo era stato anche trovato, ma non aveva le caratteristiche richieste dal mister. Sinceramente, poi, non vedo tutta questa crisi nel nostro reparto avanzato. La Turris ha già un parco attaccanti importante, tant’è vero che gli ultimi tre gol sono stati realizzati dalle nostre punte e non da giocatori di altri ruoli. Dobbiamo restare tranquilli, sono convinto che si tratta solo di un fisiologico momento di flessione, come capita a tutte le squadre nell’arco di una stagione. La differenza sta in chi riesce a gestirlo meglio e sono sicuro che ne verremo fuori. Inoltre, nessuno ha mai parlato di vittoria del campionato o playoff: il nostro obiettivo dichiarato è stato sempre la salvezza e siamo in linea con questo traguardo, grazie alla società, al mister e ai ragazzi. Abbiamo piena fiducia nella squadra e nell’allenatore, siamo certi che porteranno a termine la missione”

Primicile ritorna anche sull’affaire Pandolfi: “Il giorno prima del gong, vale a dire la domenica, c’era stato un summit con il presidente e mister Fabiano, nel quale si era deciso di non vendere Pandolfi, nonostante in quelle ore fossero arrivate nuove proposte allettanti da Reggina e Pescara, che abbiamo rispedito al mittente. 24 ore dopo, nell’ultimo giorno utile per i trasferimenti, verso le 13 è pervenuta l’offerta del Brescia ed in quel frangente, nonostante la ferma volontà del club di non privarsene, ha inciso la volontà del ragazzo, che ha cominciato un po’ a sbattere i pugni sul tavolo. A quel punto, anche il mister ha ritenuto che la sua permanenza potesse essere un problema, piuttosto che un valore aggiunto, e si è deciso di assecondare la volontà del giocatore per il bene comune. L’operazione Pandolfi è stata conclusa un’ora prima del gong, ma nonostante i tempi strettissimi ho cercato comunque di reperire un altro attaccante di valore. Non nascondo il tentativo per Serao del Catania o Santaniello dell’Avellino, ma sono stati dichiarati incedibili dalle rispettive società. Sapevamo che senza Pandolfi la Turris poteva perdere qualcosa, ma il rischio lo dovevamo prendere, sia perché in un certo senso eravamo obbligati dalla ferma volontà del ragazzo, sia perché l’attuale situazione di classifica ci permetteva di realizzare un’operazione che poteva portarci dei benefici anche nella stagione successiva. Sarebbe stato altrettanto un azzardo non accettare...”.