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tmw / udinese / Primo Piano
Il caso Sanchez, un triste rebus: tra dichiarazioni, assenze e un futuro tutto da decifrareTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:48Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Il caso Sanchez, un triste rebus: tra dichiarazioni, assenze e un futuro tutto da decifrare

L'Udinese e Alexis Sanchez, un ritorno che avrebbe dovuto essere una favola e che invece rischia di trasformarsi in una delle pagine più tristi. Il “Nino Maravilla”, accolto lo scorso anno tra gli applausi di Piazza Libertà, non si è mai realmente preso di nuovo Udine. Infortuni, incomprensioni e un rapporto mai nato con il tecnico Kosta Runjaic lo hanno relegato ai margini, fino all’attuale situazione di stallo che ha tutti i contorni del mistero.

Un'assenza che fa rumore. Sanchez, ufficialmente, è ancora un giocatore dell'Udinese. Lo ha ribadito il responsabile dell’area tecnica Gökhan Inler, dichiarando: “Alexis è ancora nostro, se vuole venire”. Il cileno, infatti, risultava regolarmente inserito nella lista dei convocati per il raduno estivo. Peccato però che a Udine non si sia mai visto. Un’assenza pesante, rumorosa, che ha subito alimentato le voci di un possibile addio.

Da settimane, infatti, si parla del corteggiamento del Fenerbahce. In Turchia c'è José Mourinho, grande estimatore di Sanchez dai tempi del Manchester United, pronto a offrirgli un contratto importante per affidargli un ruolo da protagonista. L’operazione sembrava a un passo, ma poi sono arrivate le dichiarazioni dello stesso giocatore sui social a complicare il quadro: “Io sono sempre stato disponibile per l’Udinese dal primo giorno”, ha postato. Ma allora, perché non si è ancora presentato al Bruseschi?

Dove sta la verità? Ad oggi la situazione è nebulosa. C'è chi sostiene che l'Udinese stia spingendo per liberarsi di un ingaggio pesante per un calciatore che Runjaic non considera centrale nel suo progetto e chi invece ritiene che sia Sanchez stesso a volersene andare, ma senza passare per "traditore", cercando un'uscita elegante per non rovinare il rapporto con i tifosi.

La realtà, probabilmente, sta nel mezzo. Il rapporto tra Sanchez e Runjaic è ai minimi storici, forse addirittura irrecuperabile. Il tecnico tedesco non ha mai visto il cileno come una risorsa, preferendogli altre soluzioni anche nei momenti di emergenza. Alexis ha risposto con dichiarazioni al vetriolo dopo la Coppa America, lasciando intendere chiaramente di voler cambiare aria: “Mi sento bene fisicamente, ma non sono mai stato messo nelle condizioni giuste per giocare. Voglio trovare una squadra che mi dia fiducia e continuità”.

I tifosi si chiedono cosa stia realmente succedendo. Perché Sanchez non si presenta? Perché l'Udinese, da un lato, dichiara di volerlo ancora, ma dall’altro non sembra fare nulla per convincerlo a restare? La realtà è che, oggi, il club si ritrova con un attacco decimato: via Lucca (ceduto al Napoli), Davis ancora in dubbio per i soliti problemi fisici, Bayo e i giovani Iker Bravo e Pizarro come uniche alternative. In questo scenario, un Sanchez in forma farebbe più che comodo.

Finale triste per una storia d’amore mai realmente ricominciata. Il ritorno di Alexis Sanchez doveva essere il coronamento di una carriera, l'epilogo romantico di un legame mai spezzato con Udine. E invece rischia di concludersi con un addio silenzioso. Per il bene dell’Udinese – e anche per rispetto verso i tifosi – serve chiarezza. La questione va risolta in fretta, senza ulteriori teatrini. Di certo, comunque vada, questo epilogo è il più lontano possibile da ciò che sognavano i friulani quando, un anno fa, riabbracciavano il loro campione in Piazza Libertà.