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Udinese, Okoye: "L'Infortunio è stato un momento di crescita. Futuro? Felice di essere qui"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 18:08Serie A
di Daniel Uccellieri

Udinese, Okoye: "L'Infortunio è stato un momento di crescita. Futuro? Felice di essere qui"

I tifosi bianconeri sottoscrittori del programma di membership di Udinese Calcio hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza unica: partecipare ad una videochiamata con il portiere della loro squadra del cuore, Maduka Okoye.

I 1896 Member collegati hanno provato l’emozione di parlare direttamente con Maduka, facendogli le domande che avrebbero sempre voluto fargli e a cui lui ha risposto con sincerità ed entusiasmo.

Ecco alcune delle domande poste ad Okoye dai 1896 Member:

Matilde: Quanto è importante avere accanto un portiere come Padelli?
“Per me è molto importante, mi aiuta tanto. Con lui posso crescere ogni giorno”

Cristian: Qual è il tuo piatto preferito della cucina italiana?
“È una domanda difficile, perché in Italia è tutto molto buono. Penso sia la pasta, soprattutto con il ragù e un po’ di parmigiano sopra”.

Massimiliano: In quale squadra vorresti giocare in futuro?
“Io sono uno di voi, sono un bianconero, e sono contento di essere qui. È difficile pensare al futuro perché sono concentrato solo sull’Udinese, il club e i tifosi sono entrati nel mio cuore”.

Valentina: Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Mi piace tanto andare in montagna. Quando ho tempo vado lì a rilassarmi”.


Stefano e i suoi figli: Qual è, secondo te, la parata più bella che hai fatto con la maglia dell’Udinese?
“La doppia parata nella mia prima partita contro il Cagliari, in Coppa Italia”.

Simone: Come mai hai scelto di fare il portiere?
“Ho iniziato facendo l’attaccante, poi in inverno il nostro portiere non voleva più stare in porta perché aveva freddo e allora mi sono proposto io. Da lì non ho più lasciato la porta”.

Samuele: Quanto è stato importante il supporto dei genitori per diventare calciatore?
“È molto importante, senza i miei genitori non sarei potuto diventarlo. Ancora oggi sono molto importanti per la mia carriera”.

Francesco: Come hai vissuto il tuo infortunio?
“È stato un momento di crescita, penso di essere cresciuto in quei tre mesi. Devi accettare il momento e prendere il meglio da quello che ti accade”.

Malvio: Come mai indossi il numero 40?
“Il 40 è il codice postale di Dusseldorf, la città dove sono nato e cresciuto”.

Cristian: Cosa ti ha dato l’esperienza da attore in “Seydou – Il sogno non ha colore”?
“Mi ha lasciato tanto, è stato speciale perché mio padre è arrivato nei Paesi Bassi dall’Africa in nave, quindi ho sentito molto vicino quello che abbiamo girato”