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Michele Vitali: "La partita di Brescia non sarà semplice, dovremmo essere concentrati fin dai primi minuti"
sabato 4 dicembre 2021, 07:00Focus
di Alberto Bison
per Tuttoveneziasport.it

Michele Vitali: "La partita di Brescia non sarà semplice, dovremmo essere concentrati fin dai primi minuti"

A poche ore dal match di questa sera, che vedrà la Reyer impegnata al Palalenoessa di Brescia. Vi proponiamo le parole di Michele Vitali, guardia Orogranta che ci dà le su impressioni alla vigilia del match.

"Non sarà una partita semplice, dovremmo essere bravi fin da subito nel cercare di dare un'impronta alla partita, aggredendola e facendo il nostro gioco. Al di là del fatto che si torna dopo la pausa, molti di noi erano in nazionale e quindi bisogna ritrovare un attimo il ritmo. non sarà facile perché Brescia è una squadra di talento. Per me sarà sicuramente emozionante, ritroverò tante persone, tanti amici. L'obiettivo chiaramente è quello di vincere e riprendere dove abbiamo finito prima della pausa."

Per il proseguo del campionato, Quante energie ti da l'aver giocato in nazionale, tra l'altro da capitano, e aver giocato una partita così importante soprattutto con un finale così decisivo? 

"E' bellissimo. Io avevo già avuto la possibilità di farlo già nelle qualificazioni per l'Europeo, però questa volta la posta in palio era molto alta, soprattutto anche il momento, venivo da un infortunio e ho fatto di tutto per recuperare. Venezia fantastica a lasciarmi andare per provare a recuperare perché era una partita veramente importante, perché partire con due sconfitte avrebbe un pochino compromesso la situazione. Per me è stato un'onore, semplicemente cercavo di essere me stesso e cercare con i fatti di fare le piccole cose che potevano aiutare a vincere."

Arrivate da un bel periodo, prima della sosta. Brescia ha perso male le ultime due partite, ti aspetti una reazione conoscendo anche l'ambiente di Brescia?

"Secondo me non vuol dire niente ne il nostro momento, ne il loro, perché comunque nel mezzo c'è stata una pausa. Ogni partita è una storia a se, loro vorranno sicuramente ripartire. Noi come dicevo prima dobbiamo continuare questo momento, perché dopo un normale momento di difficoltà abbiamo trovato la quadra e dobbiamo portarlo avanti. Poi mi piace guardare a noi stessi, ripartire da quello, da quell'amalgama che abbiamo, ogni domenica con un giocatore diverso protagonista perché questa è una delle nostre caratteristiche fondamentali."

Quanto ti dispiace non affrontare tuo fratello?

"Tanto, mi dispiace tanto soprattutto per la sua situazione e i perché della sua assenza. Perché so che non sta bene, e da fratello e soprattutto a livello umano fa male vederlo in quella situazione li e non penso se lo meriti nonostante i pregi e i difetti, ma credo che qualsiasi persona si meriti una situazione del genere".

Prima dell'infortunio arrivavi da un'ottima situazione. Adesso hai dimostrato che male non stai per cui, a parte lo stop, stai entrando bene nei meccanismi, ti senti bene all'interno della squadra?

"Mi sento molto bene. Chiaro che rispetto al passato passo molto di più da 3 (ala), meno palla in mano, più negli spazi e però è un ruolo che sapevo che avrei fatto. Semplicemente sono entrato in un sistema talmente rodato che basta avere pazienza e la dimostrazione sta nel fatto che molte volte il protagonista è diverso, e penso che alla lunga la forza della squadra è questa perché quando hai uno o due giocatori, sui quali le squadre avversarie stringono le marcature e la domenica che le cose non vanno la squadra è finita. La nostra squadra è questa, che quando magari uno può essere in difficoltà o magari non spicca a livello realizzativo altra volte ne abbiamo altri 11, quindi questa è una grande forza."

Da capitano a capitano, si sta avvicinando il rientro di Michael Bramos, tu lo conoscevi da fuori, in questi mesi conoscendolo meglio cosa apprezzi di lui? quanto sarà importante?

"In campo ho fatto un solo allenamento con lui ieri. Da avversario averlo incontrato anche per le mie caratteristiche, imparare da quel tipo di giocatore e e ora finalmente posso farlo anche in allenamento. Secondo me è bella la leadership che trasmette e ci fa percepire perché non è uno che parla ma fà, e secondo me sono le cose più importanti, poche parole ma fatti."