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Coach Spahija: "Verona va affrontata con la giusta concentrazione perché non molla mai"
venerdì 17 marzo 2023, 15:30Primo Piano
di Alberto Bison
per Tuttoveneziasport.it

Coach Spahija: "Verona va affrontata con la giusta concentrazione perché non molla mai"

Dopo la vittoria di Bursaspor la Reyer Venezia si rituffa in campionato. Domenica alle 18:30 giocherà a Verona il primo dei derby veneto del girone di ritorno. Per gli orogranata sarà una partita fondamentale per cercare di recuperare il gap dalla zona playoff. Come di consueto, nel venerdì pre partita coach Spahija ha presentato il match alla stampa in conferenza stampa.

"Ovviamente è una partita molto importante. Come ho detto nella scorsa conferenza stampa, ogni domenica dobbiamo affrontare la partita come se fosse una finale. Giochiamo contro Verona, una squadra che non molla mai, e che domenica scorsa nella seconda metà di gioco ha fatto una rimonta impressionante contro Tortona recuperando 12 dei 16 punti di svantaggio. Da parte nostra dovremmo affrontare la partita nel verso giusto, confermando quanto di buono stiamo facendo con il lavoro settimanale."

In vista di Verona riuscirà a recuperare qualche giocatore? Visto che avete numerose assenze soprattutto nel reparto degli esterni?

"Oggi faccio fatica a rispondere. Dipenderà molto da come andrà l'allenamento di domani e poi decideremo anche con l'aiuto dello staff medico".

De Nicolao è tornato ad allenarsi in gruppo?

"Si, oggi per la prima volta si è allenato con la squadra."

Lei è arrivato da poco, ma è riuscito a capire perché la squadra ha un diverso rendimento fra campionato ed Eurocup?

"Sto ancora lavorando anche sotto questo punto di vista, però piano piano con il tempo, insieme alla squadra, stiamo scoprendo il motivo per cui in alcuni momenti siamo delle partite siamo inconsistenti."

Mercoledì, nell'ultimo quarto contro Bursaspor avete ritrovato una grande difesa che ha concesso solo 9 punti alla squadra turca e vi ha permesso di vincere la partita?

"La difesa che abbiamo fatto contro Bursaspor da continuità alle difese che ci hanno permesso di vincere le partite contro Pesaro e Brescia. Per essere padroni del nostro destino non possiamo essere bravi una sola partita. Una squadra come noi, che deve provare a vincere tutte le partite deve sempre dare il massimo per provare a fare il risultato. Anche se dovessimo perdere qualche partita dovremmo comunque dare il nostro massimo per dimostrare che l'avversario sia stato superiore a noi. Nel corso della partita ci sono tanti aspetti in cui ogni giocatore deve fare bene per cercare di ottenere la vittoria. Anche contro Sassari siamo passati da -10 a +9, realizzando un parziale di 19-0. Contro squadre così forti non puoi giocare così a sprazzi. Noi dobbiamo cercare di essere più consistenti nel corso di tutta la partita."

Contro Bursaspor Micheal Bramos ha fatto una grande prestazione, che periodo sta attraversando il capitano?

"Michael si sta allenando molto bene e quando ti alleni così prima o poi la grande prestazione arriva. Dall'esterno è difficile concepire buon lavoro che stiamo facendo in allenamento. I giocatori si allenano molto duramente, bene e con grande impegno, però il risultato non si vede con i risultati sul campo. Quindi adesso dobbiamo lavorare per far si che il buon lavoro che stiamo facendo trovi riscontro con i risultati sul campo."

Dopo cinque partite si vede che la squadra sta assumendo una fisionomia diversa. Secondo lei quanto la squadra ha recepito il suo modo di interpretare il basket?

"Tanto la squadra sta lavorando sodo e apprendendo molto del mio gioco. Quando due sistemi di gioco sono differenti c'è tanto di nuovo da imparare e questo percorso di assimilazione non è facile."

Nelle ultime partite la squadra ha dovuto girare con un roster più corto a causa di alcuni infortuni. La squadra si trova meglio quando le rotazioni sono un po' più ridotte e ci sono più minuti a disposizione per chi gioca?

"Io credo che non sia realistico per un giocatore giocare 30 minuti in una partita con lo stesso livello di energia e lucidità. Per me la soluzione ideale è che un giocatore che parte in quintetto giochi circa 25 minuti e un subentrante ne giochi 15. Anche se ovviamente, prima di tutto vorrei avere tutti i giocatori a disposizione e al 100%, mentre ora Moraschini e Spissu non lo sono."