Motta ha ragione, che affare il Venezia con Nicolussi Caviglia. A prescindere dal finale

Nel corso dell'unica intervista fin qui rilasciata dopo il divorzio dalla Juventus Thiago Motta ha parlato delle cessioni operate negli ultimi mesi dalla società bianconera. In quella occasione, a sorpresa, l'ex allenatore della Juve s'è detto pentito per una partenza. Fagioli? Kean? Chiesa? No, Hans Nicolussi Caviglia. "Un giocatore che abbiamo sbagliato a non trattenere è Nicolussi Caviglia, che sta dimostrando grande qualità", disse Motta lo scorso 5 aprile.

Effettivamente se oggi il Venezia è in lotta salvezza, se ieri per la prima volta s'è messo alle spalle tre squadre, è anche grande alla stagione di un centrocampista che tra le mille difficoltà affrontate dalla sua squadra nel corso di questa stagione è comunque riuscito a dimostrare grandi qualità. Personalità e dinamismo. Visione di gioco e anche un gran bel tiro dalla distanza. "In settimana con Nico abbiamo fatto diverse sessioni video individuali, lui mi ha dato risposte importanti. Io lo chiamo il professore, perché riconosce gli errori e fa di tutto per evitarli; gioca in un ruolo molto delicato come il play, ma ha personalità e tecnica", ha detto ieri Eusebio Di Francesco al termine della gara vinta contro la Fiorentina.

Quella riguardante Nicolussi Caviglia è stata per il Venezia una grande operazione dal punto di vista tecnico ma anche economico. Bene ha fatto il direttore sportivo Antonelli a non vincolare il suo riscatto all'eventuale salvezza, ma al primo punto conquistato dopo la chiusura del calciomercato di gennaio. Già a febbraio quindi il club arancioneroverde ha definito l'acquisto del centrocampista classe 2000, una operazione da circa quattro milioni di euro complessivi. Un grande affare, a prescindere da come finirà la stagione del Venezia.