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Venezia, Duncan: "In Serie B conta l'aspetto mentale. Siamo tutti carichi"
Oggi alle 15:22Primo Piano
di Flavio Zane
per Tuttoveneziasport.it

Venezia, Duncan: "In Serie B conta l'aspetto mentale. Siamo tutti carichi"

In conferenza stampa a Cà Venezia, è intervenuto in conferenza il centrocampista del Venezia, Alfred Duncan. Di seguito le sue parole alle domande poste dai giornalisti presenti in sala stampa.

Come ti senti fisicamente? Siete molto carichi dopo la prima uscita in Coppa Italia?

"Penso di stare abbastanza bene. La stagione è ancora lunga, ma siamo partiti molto bene. Abbiamo dato un forte segnale, ma il campionato penso sia un'altra cosa. Le partite di Serie B sono tutte difficili e non da sottovalutare sotto nessuno aspetto. Anzi, dobbiamo tenere i piedi per terra perché sarà una partita molto complicata contro una squadra forte".

Quali sono le principali insidie di questa partita?

"Penso che il mister ci stia dando una mentalità molto particolare. Pensiamo molto meno agli avversari, pensando soprattutto a noi stessi, cercando di entrare in campo e fare tutto quello che ci chiede. Noi dobbiamo scendere in campo con quella mentalità lì, cercando di mettere in campo tutto quello che facciamo in settimana".

Su cosa ha insistito maggiormente questa settimana l'allenatore?

"Penso che questo bisogna chiederlo al mister (ride ndr). Dal ritiro insiste sul possesso palla e sul cercare di conquistarla al più presto possibile quando non ce l'abbiamo. Credo sia stata questa la prima sua idea e noi cerchiamo di portarla avanti".

Contro il Mantova hai giocato da play davanti alla difesa: è un ruolo che senti considerando anche l'eventuale uscita di Nicolussi Caviglia?

"Con la mia esperienza potrei giocare in tanti ruoli. In passato ho fatto il mediano e anche il play. In questo momento c'è poco da fare e ragionare perché la squadra ha bisogno di anche uno come me che dia una grande mano. Il mister mi vede abbastanza bene in questo momento in quel ruolo, guardando anche i miei compagni che ci sono nel reparto di centrocampo, c'è poco da dire ma tanto da fare perché la squadra deve trovare il suo equilibrio, con e senza palla. Io devo cercare di mettermi a disposizione il più possibile".

TVS - Che avversario è il Bari? Come affronterete questa partita?

"Noi giochiamo comunque in casa dando un segnale che tra le nostre mura non ce n'è per nessuno a prescindere dagli avversari. Noi dobbiamo scendere in campo, cercando di fare le cose fatte bene, superando quanto abbiamo fatto la settimana scorsa".

Quest'anno il Venezia inizia il campionato con un obiettivo dichiarato che è quello di lottare per la promozione: è un peso questa responsabilità di dover disputare una stagione di vertice?

"Questo obiettivo non mi è stato accennato da nessuno. Veniamo dalla Serie A e cambia un pò, perché tutte le squadre di Serie B sono toste e ogni partita ha la sua storia. Noi dobbiamo cercare di raccogliere più punti possibile con il mister, cercando di arrivare alla salvezza. Sulla carta si parla di una cosa, ma bisogna dimostrare in campo. Quindi, il nostro obiettivo resta sempre di fare più punti possibile per raggiungere la salvezza".

TVS - Ci sono diversi giocatori nuovi in questa stagione: come vedi il loro inserimento?

"Li vedo bene. Sono contento dei compagni, perché sono arrivati molto carichi. Hanno un esperienza diversa da questo campionato, ma si sono inseriti molto bene. Sono molto disponibili e stiamo cercando di aiutarli per farli inserire al massimo".

Dal tuo punto di vista personale, questa Serie B come la affronti considerando la tua carriera?

"Credo che sia un campionato molto diverso. La Serie B l'ho disputata quasi 14 anni fa ed era ben diversa, ma resta sempre un campionato molto difficile. Penso che l'aspetto mentale sia la cosa principale di questo campionato perché, scendendo dalla Serie A non bisogna essere presuntuosi, ma serve scendere in campo con umiltà, sapendo che le partite sono tutte difficili. Bisogna cercare di "ammazzare" fin da subito, dando così un segnale molto forte".

A proposito del concetto di resettare e ripartire, vedi pronta la squadra?

"Sì, penso lo sia. Sono tutti cambiati nel modo positivo. Hanno capito che non è come l'anno scorso e  che è un campionato diverso. Questo grazie anche al mister che ha un'esperienza dietro e ci sta dando una grossa mano".

Cosa ti piace di più di mister Stroppa?

"Penso che il mister sia una persona che trova sempre il giusto equilibrio per comunicare alla squadra. Penso sia una cosa molto importante, perché siamo quasi 25 giocatori con caratteri diversi e lui riesce comunque a capire che tipo di ragazzi siamo e cosa possiamo dare. Cerca di tirare fuori il meglio da noi e per questo mi piace molto come persona e come allenatore ancora di più perché sono dell'idea che può farci migliorare ancora".

TVS - Dodici anni fa hai disputato con il Livorno la tua unica Serie B, vincendola, mentre oggi sei il giocatore con più esperienza del gruppo: ti ricordi ancora l'atmosfera del tempo e senti qualche analogia con oggi? Come vivi la responsabilità di essere il giocatore con maggiore esperienza della squadra?

"Come atmosfera forse devo ancora viverla perché a Livorno era un'altra cosa, ma qui a Venezia sento comunque il calore dei tifosi e nell'ambiente si vede quello che sta pensando di fare anche in futuro, perché c'è un progetto molto importante qui. Non penso al fatto di essere il giocatore più esperto della squadra. In questo momento mi sento ancora più giovane. Voglio mettermi a disposizione, migliorando ancora perché ogni allenatore ha il suo modo di fare e insegna cose nuove. Nonostante abbia avuto tanti allenatori, ho voglia di imparare ancora e cercare di migliorare".

TVS - A centrocampo, da un punto di vista esterno, sembra ci sia molta competitività: accetteresti di buon grado anche di non giocare tutte le partite?

"Penso che questa competitività fa bene al gruppo a prescindere da chi gioca. Secondo me questo aiuta ad alzare il livello di attenzione e prestazioni, perché tutti possono giocare e il mister non guarda in faccia a nessuno. Questo mi motiva ancora di più. Non è il fatto di stare in panchina che mi cambia: la squadra viene prima. Poi, in base alle partite e a come ci alleniamo, il mister farà le sue scelte".

Ti aspettavi un Venezia già così affiatato alla prima partita nonostante le parole del mister nel pre-partita, nel quale diceva che non eravate ancora al massimo?

"Penso che questo sia giusto. Il mister dice che siamo un pò indietro, ma forse in base a come è abituato. Comunque, siamo riusciti a mettere in campo gli aspetti tattici e fisici. Siamo ancora all'inizio e il campionato è ancora lungo. Spero di arrivare a quel livello che pensano possiamo arrivare. Siamo bravi abbastanza per imparare velocemente".