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Ascoli, nodo direttore sportivo: Sforzini in bilico. Scelte decisive per evitare un nuovo disastro
ieri alle 12:00Focus
di Tutto Ascoli Redazione
per Tuttoascolicalcio.it

Ascoli, nodo direttore sportivo: Sforzini in bilico. Scelte decisive per evitare un nuovo disastro

L'Ascoli deve scegliere con lucidità il nuovo direttore sportivo. Dopo gli errori del passato, Sforzini è in discussione. Ecco cosa può accadere.

Dopo una stagione deludente culminata con la retrocessione in Serie C, l’Ascoli Calcio è chiamato a ripartire dalle fondamenta, e tra queste, la figura del direttore sportivo è una delle più delicate e decisive.
Sbagliare ancora non è un’opzione.
Scegliere un DS inadeguato, anche in buona fede, può compromettere l’intero impianto tecnico di una squadra. Lo scorso anno ne è stata la dimostrazione più evidente.

La scorsa stagione, infatti, ha messo a nudo le conseguenze di un legame debole tra società, squadra e ambiente. Il direttore sportivo scelto all’epoca – figura con scarsa conoscenza della categoria e dell’identità ascolana – ha fallito non solo sul mercato, ma anche nella capacità di costruire relazioni dentro e fuori lo spogliatoio. Il risultato? Un Ascoli scollegato, disorientato, incapace di reagire nei momenti chiave.

Ad oggi, il ruolo è ricoperto da Ferdinando Sforzini, promosso internamente e per la prima volta investito ufficialmente del ruolo di DS. Una scelta che ha destato curiosità ma anche molte perplessità.
Le responsabilità che gravano sulle sue spalle sono enormi: deve gestire il post-retrocessione, costruire una rosa competitiva per la Serie C e ricucire lo strappo tra squadra e piazza.

Ma sarà lui a guidare il nuovo corso?
Le indiscrezioni parlano di una possibile svolta, con il patron Massimo Pulcinelli pronto a cambiare ancora. La sensazione è che si stia valutando un profilo più esperto, capace di portare equilibrio, conoscenza della categoria e capacità di dialogo con un ambiente storicamente esigente come quello ascolano.

Una cosa è certa: l’Ascoli non può più permettersi errori.
Il prossimo direttore sportivo dovrà avere competenza, personalità e sensibilità. Servirà qualcuno che sappia costruire una squadra solida, ma soprattutto una connessione reale con città e tifosi, troppo spesso ignorati nelle scelte strategiche degli ultimi anni.

Ora tocca alla società decidere: proseguire con Sforzini o voltare pagina?