
Ascoli, addio a Di Carlo: ora serve lucidità nelle scelte. Allenatore e DS saranno le basi per ripartire
L’Ascoli Calcio si prepara a voltare pagina anche sul fronte tecnico: è ormai ufficiale che Mimmo Di Carlo non sarà l’allenatore nella prossima stagione di Serie C. Una decisione che apre una fase delicata quanto fondamentale per il futuro bianconero.
Dopo l’annus horribilis culminato con la retrocessione, non c’è più margine di errore.
Nella passata stagione, ben tre cambi in panchina non sono bastati a salvare una squadra costruita male e corretta peggio. Il continuo valzer di tecnici – da Viali a Castori fino a Di Carlo – ha solo aumentato la confusione, senza mai riuscire a dare una vera identità al gruppo.
Risultato? Una salvezza sfumata e una squadra rimasta impantanata nelle zone basse della classifica per quasi tutto l’anno.
Ora serve un approccio totalmente diverso. La priorità dev’essere scegliere con competenza e lungimiranza il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo. Solo dopo, e non prima, si potrà costruire una rosa competitiva, coerente e adatta a un campionato duro come la Serie C.
Tuttavia, c’è da fare una precisazione importante: molto dipenderà da ciò che accadrà nelle prossime settimane. Fino al 31 maggio – data fissata da Massimo Pulcinelli per un'eventuale cessione del club – ogni scelta potrebbe restare in sospeso. E anche dopo, in caso di mancato passaggio di proprietà, servirà chiarezza e rapidità d’azione.
Il tempo non è infinito e la programmazione non può più attendere.
L’errore più grande sarebbe quello di ripetere gli sbagli dello scorso anno, affidandosi a soluzioni tampone o nomine prive della giusta esperienza.
Ascoli merita una guida tecnica forte, competente e radicata nella realtà della categoria.
Il conto alla rovescia è iniziato. La prossima stagione si prepara adesso.







