
Caos sulla richiesta di rigore in Atalanta-Roma, ecco la verità del VAR
Rabbia e polemiche hanno accompagnato la decisione presa dall'arbitro Simone Sozza di revocare il calcio di rigore inizialmente assegnato alla Roma contro l'Atalanta, dopo un contatto in area tra Kone e Pasalic. Ora, a fare chiarezza definitiva sull'episodio della 36ª giornata, è arrivato l'audio completo della comunicazione tra il direttore di gara e la sala VAR, svelato da DAZN durante la ruborica Open VAR.
L'AUDIO DELLA DECISIONE
Di seguito il dialogo originale, parola per parola:
Sala VAR: "Il pallone lo gioca lui"
Sala VAR: "Simo' ti consiglio un OFR per revoca del calcio di rigore"
Sozza: "Arrivo".
Sala VAR: "Il contatto è irrisibile".
Sala VAR: "Il contatto è minimo, poi ecco, dire che è simulazione decidilo tu".
Sozza: "Faccio rimessa da parte dell'arbitro".
Sala VAR: "Il contatto è minimo, lui si lascia andare. Il difensore non chiude mai l'intervento".
Sozza a De Roon: "Il contatto c'è, non è simulazione. Non è rigore, ma non è simulazione".
Soule a Sozza: "Come non è rigore".
Sozza a Soulé: "Sì, lo tocca, ma non è rigore".
L'ANALISI DI ROCCHI - Gianluca Rocchi, designatore arbitrale della Serie A, è intervenuto proprio a DAZN per analizzare quanto accaduto: "Capisco perfettamente che dal campo la percezione possa essere diversa, e infatti inizialmente è comprensibile la scelta dell'arbitro. Tuttavia, il VAR ha fornito immediatamente una prospettiva migliore e più nitida, convincendo giustamente Sozza a rivedere la propria decisione".
Rocchi sottolinea anche il lavoro svolto dagli arbitri per eliminare i rigori concessi con troppa leggerezza: "Quest’anno c’è stata grande attenzione nel ridurre questi episodi. Abbiamo mantenuto una linea coerente, cercando di assecondare anche le esigenze del calcio stesso. Non vogliamo penalità leggere, e a fine stagione tireremo le somme. Fermo restando che per noi, questa revoca rimane corretta".
LA REAZIONE DI RANIERI - L'episodio ha scatenato l'ira del tecnico giallorosso Claudio Ranieri, che aveva contestato aspramente la decisione durante le interviste post-partita. Ma ora, con le dichiarazioni di Rocchi e il dialogo della sala VAR diffuso, emerge chiaramente la motivazione dietro la scelta di Sozza: il contatto era sì presente, ma troppo lieve per essere considerato falloso.
SIMULAZIONE, DECISIONE CORRETTA - Sul possibile giallo per simulazione a Kone, lo stesso Rocchi ha ribadito l'importanza della distinzione: "Un conto è simulare, un conto è cadere su un contatto leggero. Condivido appieno la decisione di Sozza. Dare un giallo sarebbe stato eccessivo. Il play-on diretto sul campo avrebbe evitato ogni discussione".
Ora che tutti gli elementi sono stati chiariti, la polemica dovrebbe finalmente rientrare nei limiti della normale dialettica sportiva. Almeno fino al prossimo episodio da VAR.







