
Un anno dopo Dublino, Luca Percassi: "La nostra vittoria è figlia di tutta Bergamo"
Luca Percassi, intervenuto in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de L'Eco di Bergamo, ha affrontato diversi temi, tra cui l’importanza del successo europeo per la famiglia Percassi, il ruolo di Ademola Lookman nella notte di Dublino e la forte identità tra l’Atalanta e la città di Bergamo. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Come avete celebrato in famiglia questa vittoria storica?
"Siamo bergamaschi fino al midollo e così abbiamo vissuto la vittoria: in modo semplice, senza eccessi. È stato un momento incredibile, quasi difficile da credere, che ha dato valore e senso al percorso dell’Atalanta e reso merito a una città straordinaria. Avere accanto mio padre, i miei fratelli, mia moglie e i miei figli ha reso questa gioia ancora più grande e profonda. Dedico a loro questo successo."
Che emozioni ha provato quando ha visto entrare in campo il trofeo?
"Quando ho visto la coppa fare il suo ingresso sul terreno di gioco ho sentito i brividi. Già solo vedere lo stemma dell’Atalanta protagonista di una finale europea è stata un’emozione fortissima. Dopo il primo gol di Lookman ho provato sollievo, al secondo una gioia crescente, e al terzo mi sono detto di restare prudente, perché mancava ancora molto tempo. Ero cauto, mentre mio fratello, al contrario, mi aggiornava costantemente su quanto mancasse alla fine."
Come ha vissuto la straordinaria prestazione di Lookman, eroe assoluto della finale con la tripletta decisiva? È vero che è stato il primo a ritirarsi a fine serata?
"Sì, Ademola è un ragazzo estremamente serio e riservato. Quella notte ha vissuto il sogno perfetto di ogni calciatore, una tripletta in finale europea è qualcosa di unico. Ovviamente è stato fondamentale l’apporto di tutta la squadra per consentirgli di brillare. A volte ci si rende conto subito quando certe notti sono destinate a entrare nella storia: quella era la sua."
Suo padre Antonio, poco prima della partita, è andato sotto il settore ospiti per incitare i tifosi. È stata davvero la vittoria di una comunità intera?
"Assolutamente sì. Mio padre è il primo tifoso della squadra, ha un legame speciale con questo club fin dai tempi in cui era giocatore. Anche io sono cresciuto a Zingonia, conosco ogni angolo e ogni dettaglio del centro sportivo, che rappr





