Tare per fermare il declino. Questo è il progetto per il nuovo Milan: ruoli e responsabilità

Tra lunedì e martedì il Milan e Igli Tare definiranno l'accordo per lo sbarco del nuovo direttore sportivo nella sede di Via Aldo Rossi. Una scelta ponderata, arrivata dopo un lungo casting. Un mese fa a Roma l'intesa di massima tra le parti ma non la fumata bianca decisiva e definitiva. Il club rossonero con il CEO Giorgio Furlani ha valutato e avuto colloqui diretti con tanti nomi. Era caldissima l'ipotesi Fabio Paratici, che tornerà al Tottenham, con un'intesa praticamente definita, poi le questioni extra campo e le clausole a questo connesse hanno fatto interrompere il percorso. Così il Milan si è tuffato su due nomi: Tony D'Amico dell'Atalanta e Giovanni Manna del Napoli ma da parte di entrambi, e di entrambe le società, non sono arrivate aperture.

Igli Tare ha pazientemente atteso. Ha aspettato. Nelle ultime riunioni ha capito che c'è un nuovo input che Furlani e il Milan vogliono dare al nuovo corso. 'Tare per fermare il declino' significa lavorare in team, di squadra. L'albanese come responsabile dell'area sport ma ogni scelta verrà letteralmente condivisa. Non ci saranno decisionisti assoluti ma 'a ciascuno il suo', per stabilire ruoli e responsabilità. Tare con Furlani e con Moncada e con Cardinale sceglieranno il nuovo allenatore, da lunedì/martedì, quando arriverà la fumata bianca, inizieranno i colloqui e la decisione. Che il Milan ha intenzione di non portare troppo avanti col tempo ma di chiudere a breve giro di posta.

Geoffrey Moncada guiderà lo scouting, lavoro che porterà avanti in modo coordinato con Furlani e Tare. E da qui il mercato, e le scelte, arriveranno, nelle intenzioni, e sulla carta, in un flusso e in un percorso condiviso. Squadra e team. Con Tare dovrebbero arrivare due figure all'interno del comparto scouting e operativo, per continuare questo filo conduttore con cui Furlani e il Milan hanno intenzione di guidare il nuovo corso. E Zlatan Ibrahimovic? Pochi dubbi. Sarà la figura che rappresenterà a livello istituzionale i rossoneri, nel percorso decisionale sarà al tavolo con le altre componenti per condividere le scelte più importanti. Ma sarà meno operativo nella quotidianità, nel lavoro di tutti i giorni, dunque scordatevi di rivederlo in conferenza al posto del successore di Conceicao ancora una volta...