Atalanta, ora serve la legge di Bergamo: Scamacca guida la rivolta contro il tabù casalingo
Tra l'euforia di una notte da leoni in Europa e la necessità di non essere agnelli in campionato. L'Atalanta si trova davanti a un bivio esistenziale: capire chi vuole essere "da grande". La sfida contro il Cagliari non è solo una partita da tre punti, ma una vera «prova di maturità», come l'ha definita il tecnico. Dopo aver toccato il cielo con un dito battendo il Chelsea, c'è il rischio di scivolare sulle bucce di banana della Serie A, come accaduto a Verona. Serve una risposta forte, immediata, per trasformare l'ambizione in classifica.
NUMERI DA INCUBO E VOGLIA DI RISCATTO – Il primo nemico da abbattere è il rendimento interno. La New Balance Arena, un tempo fortino inespugnabile, nel 2025 ha perso il suo fattore magico. Il dato è allarmante: solo 4 vittorie nelle ultime 18 gare casalinghe di campionato, distribuite tra la vecchia e la nuova gestione. Troppo poco per chi sogna le stelle. La casa nerazzurra deve tornare a essere un luogo accogliente per la Dea e ostile per gli avversari. Non basta l'applauso del pubblico, servono i punti. Quelli pesanti.
TESTA, NON GAMBE: LA LEZIONE DI RANIERI – L'analisi di Palladino va oltre la tattica. Se la squadra ha retto l'urto fisico contro i Campioni del Mondo tre giorni dopo il disastro del Bentegodi, significa che il problema non è atletico, ma mentale. Bisogna evitare quei cali di tensione che spesso costano caro, specialmente nei primi 30 minuti (dove l'Atalanta segna col contagocce). L'obiettivo è chiaro: fare un filotto. L'ispirazione arriva dalla Roma della passata stagione che, con una serie di vittorie consecutive, riuscì a rientrare in corsa per tutto. «Dobbiamo essere umili e affamati», è il mantra di Zingonia.
SCAMACCA CERCA IL TRIS D'AUTORE – Al centro dell'attacco, la certezza si chiama Gianluca Scamacca. Al netto delle sindromi influenzali che aleggiano nello spogliatoio, il bomber è in rampa di lancio e cerca il terzo gol consecutivo tra Serie A e Champions. La sua crescita non è sfuggita agli occhi di Leonardo Bonucci, presente martedì allo stadio per conto della Nazionale: l'attaccante sta imparando a legare il gioco senza perdere il vizio del gol. «Se capisce che attaccare l'area è fondamentale, svolterà ancora di più», ha assicurato il mister.
FAME D'EUROPA – Aver sistemato la pratica Champions permette ora di focalizzarsi totalmente sulla rimonta in campionato. La classifica attuale non piace a nessuno e il quinto posto (che vale l'accesso alla coppa dalle grandi orecchie) deve essere lo stimolo per alzare l'asticella. Stasera bisognerà guardare il Cagliari, ma vederci riflessa l'intensità messa in campo contro il Chelsea. Solo così la rimonta potrà iniziare davvero.
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