
Juric scopre un gioiello: Honest Ahanor sorprende tutti a Clusone
Nel calcio estivo le vittorie contano relativamente, ma i segnali arrivano chiari. Nel test interno contro l’Under 23, l’Atalanta di Juric ha mostrato alcuni spunti tattici e un volto nuovo che rischia di bruciare le tappe: Honest Ahanor. Diciott'anni ancora da compiere, arrivato dal Genoa, il giovane difensore si è preso subito il centro della scena, fornendo a Juric certezze importanti sulla linea difensiva nerazzurra.
UNA DIFESA GIOVANE MA SOLIDA - Se al fischio d’inizio la presenza di Bonfanti come braccetto sinistro poteva sembrare una scelta logica, nella ripresa l’ingresso di Ahanor ha rapidamente rovesciato le gerarchie. Il ragazzo ex Genoa, che aveva già assaporato la Serie A agli ordini di Gilardino e Vieira, ha dimostrato una maturità straordinaria per la sua età. Se in fase di possesso qualche piccola sbavatura c’è stata – dovuta soprattutto all’inesperienza – in marcatura è emerso con prepotenza, mostrando atletismo, tempismo e personalità nel tenere sotto controllo il diretto avversario.
CENTROCAMPO: CERTEZZE CONSOLIDATE - Se dietro si cerca equilibrio e conferme, il centrocampo di Juric appare già chiaro nelle idee e nelle scelte. I meccanismi rodati, le marcature a uomo e i movimenti sincronizzati raccontano di una squadra che sta rapidamente assimilando i principi tattici richiesti dall’allenatore. Rimangono pochi dubbi, almeno qui, sul disegno tattico che Juric intende sviluppare nella prossima stagione.
ATTACCO, UN REBUS DA RISOLVERE - Molto diversa la situazione in attacco, dove l’assenza temporanea di Scamacca e quella più complessa di Lookman, in procinto di lasciare Bergamo, rendono incompleto il reparto. Pasalic da falso nove è una soluzione d’emergenza che non può essere certo l’opzione primaria per l’Europa che conta, mentre El Bilal Touré appare ancora grezzo nella lettura tattica della gara. Dino Sulemana si conferma una certezza, bravo nell’attaccare la profondità e nel dialogare stretto con i compagni, soprattutto con Samardzic, che però resta ancora da adattare pienamente alle richieste di Juric.
LA FILOSOFIA DI JURIC - Al di là degli interpreti, l’amichevole di Clusone ha offerto anche interessanti spunti tattici. Juric, almeno per ora, sembra riproporre una pressione molto alta, aggressiva e intensa, simile a quella delle prime stagioni di Gasperini a Bergamo. Movimenti mirati a svuotare il centro del campo per poi riempirlo rapidamente, con i braccetti della difesa – in particolare Hien – spesso coinvolti direttamente in fase di possesso offensivo.
UN FUTURO CHE INIZIA DA AHANOR - L’amichevole contro la squadra di Bocchetti ha mostrato quindi luci e ombre, ma soprattutto un protagonista inatteso, Honest Ahanor - rimarca L'Eco di Bergamo -. Il giovane difensore genoano potrebbe essere l’autentica rivelazione stagionale per l’Atalanta, in attesa di Kolasinac e di ulteriori aggiustamenti sul mercato. Se il buongiorno si vede dal mattino, Juric ha già una base solida su cui lavorare e costruire.
Ora si attendono conferme nei test di prestigio in Germania e al Trofeo Bortolotti. Lì si capirà davvero se questa nuova Atalanta può puntare in alto, ma intanto, con Ahanor, la Dea ha già trovato il primo motivo per sorridere davvero.








