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Arokodare, il gigante dal sorriso letale: l’Atalanta punta sul “nuovo Lukaku”
venerdì 1 agosto 2025, 14:33Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Arokodare, il gigante dal sorriso letale: l’Atalanta punta sul “nuovo Lukaku”

Dalla Nigeria al Belgio, passando per momenti difficili: ecco perché il bomber del Genk può conquistare Bergamo

Alto quasi due metri, fisico imponente e un sorriso che disarma. Tolowalase Emmanuel Arokodare, più semplicemente «Tolu», non è solo gol e prestanza atletica. Il talento classe 2000 del Genk, finito prepotentemente sul radar dell’Atalanta, porta in dote anche una mentalità positiva contagiosa, fatta di risate e leggerezza. Un bomber atipico, che considera il buonumore quasi più importante delle reti segnate.

ISPIRAZIONE TRA I BIG – Ma quali sono i suoi modelli? Arokodare lo ha svelato chiaramente: «Ho imparato molto osservando Osimhen. Amo la sua determinazione e la sua fame di gol, ma sento di essere più vicino a Lukaku e Haaland. Dal primo prendo la forza fisica, dal secondo la voglia di migliorarmi sempre». Un mix esplosivo che rende il nigeriano un potenziale crack per il futuro della Dea.

UNA VITA DA GIRAMONDO – Partito dalla lontana Festac Town, un sobborgo di Lagos, in Nigeria, Tolu ha attraversato mezzo continente europeo prima di affermarsi definitivamente in Belgio. Dopo aver iniziato la sua avventura calcistica in Lettonia con la maglia del Valmiera, si è spostato al Colonia in Bundesliga e poi all’Amiens in Francia, dove ha imparato a superare momenti bui grazie anche al supporto di uno psicologo: «Credevo di non essere abbastanza bravo, ma ho trovato la forza per andare avanti».

NUMERI DA PROTAGONISTA – Con la maglia del Genk, Arokodare ha finalmente trovato la sua dimensione: oltre 40 reti in circa 100 presenze, 23 delle quali soltanto nell’ultima stagione. Numeri importanti che hanno fatto drizzare le antenne ai dirigenti bergamaschi, alla ricerca di un riferimento offensivo che possa compensare l’addio di Retegui, volato in Arabia.

TOLU VS RETEGUI – Il confronto tra Arokodare e Retegui mostra però caratteristiche decisamente diverse. Se l’ex atalantino spiccava per tecnica e abilità negli inserimenti, Tolu fa del gioco aereo, della fisicità e della presenza in area il proprio marchio di fabbrica. Un giocatore diverso, ma forse proprio ciò di cui l’Atalanta ha bisogno per dare una nuova impronta al suo attacco.

NON SOLO GOL, MA “GOOD VIBES” – Alla fine, però, quello che conquista di Arokodare non sono soltanto i gol, ma l’atteggiamento positivo e motivazionale: «La mia arma più forte è la mia serenità, amo divertirmi e far divertire gli altri». Un approccio alla vita e al calcio che potrebbe essere l’ingrediente segreto per conquistare il pubblico bergamasco.

L’Atalanta ci pensa seriamente - scrive Gianlucadimarzio.com -: portare Tolu a Bergamo potrebbe essere una scelta tecnica, ma anche un’iniezione di freschezza e gioia in uno spogliatoio che vuole continuare a sognare in grande.