
Juric: "Voglio un’Atalanta affamata. Lookman? Non lo convocherò. Krstović giocherà"
Alla vigilia di Atalanta-Lecce, match valido per la terza giornata di Serie A Enilive 2025/26 in programma domenica alle 15:00 alla New Balance Arena, Ivan Juric ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa. Un confronto acceso, in cui il tecnico croato ha toccato temi cruciali: l’esclusione di Lookman, lo stop di Scamacca, le prospettive dei nuovi arrivi e l’importanza di un ciclo di partite che può segnare la stagione. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, che partita si aspetta contro il Lecce?
«Sarà una gara tosta, perché tutte le partite in questo inizio di campionato mi sembrano molto equilibrate, anche quelle delle big. Il Lecce è una squadra aggressiva, che ha messo in difficoltà il Milan e creato tanto anche contro il Genoa. Mi aspetto quindi un match impegnativo sotto ogni punto di vista».
Lookman sarà convocato?
«No, Ademola non ci sarà. È una situazione difficile e spiacevole. Abbiamo fatto delle riunioni e io, da allenatore, sento che oggi la squadra ha bisogno di altro: spirito, umiltà, senso di appartenenza. I ragazzi devono fare meglio, prendersi responsabilità e dimostrare di sentire questa maglia. In questo momento servono valori umani forti, non preghiere o eccezioni. Andiamo avanti così».
Come sta Scamacca?
«Ha un’infiammazione fastidiosa che lo terrà fuori anche domani. È un dispiacere enorme perché stava bene, aveva recuperato in fretta e si era presentato al top. Questo stop non ce lo aspettavamo e chiaramente lo ha buttato un po’ giù. Bisogna stargli vicino e dargli coraggio, sperando che recuperi presto. Purtroppo con le infiammazioni non puoi fare previsioni precise».
La squadra è tornata dalle Nazionali in buone condizioni?
«Sì, tutti sono rientrati bene. Farò la formazione migliore per questa partita senza pensare troppo al PSG: voglio una squadra affamata, capace di lottare e sudare per la maglia».
Musah è pronto al debutto?
«L’ho visto molto bene in queste settimane: ha fisicità, aggressività e grande voglia di imparare. Può giocare da mezzala, da mediano e in alcuni contesti anche più avanzato. È arrivato con entusiasmo ed è un ragazzo solare, sono convinto che ci darà tanto».
E su Bellanova?
«Raoul deve restare umile. Ha qualità fisiche impressionanti ma deve migliorare nell’ultimo passaggio: arriva spesso sul fondo ma deve essere più preciso nelle scelte finali. Ci stiamo lavorando e credo che possa crescere tanto».
Che impressioni ha su Pasalic e Samardzic?
«Mario ha fatto bene a centrocampo, ha senso del tempo e permette di chiudere le azioni. Lazar è un talento straordinario, un ragazzo splendido che si allena alla grande. In questo momento è penalizzato dal fatto che sto utilizzando De Ketelaere, ma avrà le sue occasioni e sono certo che farà vedere tutto il suo valore».
Scalvini come sta?
«Lo vedo in crescita. A Parma ha fatto meglio, ha grande voglia di lavorare e sono convinto che avrà presto le sue occasioni. È un prospetto di altissimo livello».
Krstović sarà titolare?
«Sì, giocherà lui al posto di Scamacca. A Parma ha fatto bene negli ultimi trenta minuti, ha sfiorato due volte il gol ed è un ragazzo che lavora tanto. Non abbiamo parlato nello specifico del Lecce, ma è pronto».
Maldini e Sulemana si giocano un posto davanti?
«Da Daniele mi aspetto di più, perché ha qualità importanti ma deve crescere in tanti aspetti. Sta lavorando bene e sono convinto che arriverà. Sulemana si è allenato con intensità e quando è entrato ha fatto bene: vedremo chi giocherà dall’inizio».
Quanto conta la vittoria rispetto alla prestazione?
«Domani conta vincere. Abbiamo fatto due buone partite ma non siamo riusciti a portare a casa i tre punti, significa che ci manca ancora qualcosa. Io voglio vedere più personalità e più determinazione per portare il risultato dalla nostra parte».
Mister, con tutte queste assenze (Kolasinac, Ederson, Lookman, Scamacca), come si ridisegnano gli equilibri?
«Sono quattro giocatori importantissimi e non è semplice, ma questo è un nuovo ciclo e abbiamo tanti ragazzi che devono cominciare a prendersi responsabilità. Voglio vedere che sentano la maglia e ci mettano qualcosa in più. Abbiamo le qualità per sopperire, ma ora servono determinazione e appartenenza».
Juric non ha usato mezzi termini: l’Atalanta ha bisogno di tornare subito a vincere e di farlo mostrando spirito e fame, al di là delle assenze pesanti. Il Lecce rappresenta un banco di prova delicato, a due giorni dall’esordio in Champions contro il PSG. La priorità però è chiara: i tre punti, come prima pietra di un nuovo cammino di crescita e identità.
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