
Atalanta travolgente: De Ketelaere e Zalewski illuminano, Lecce annichilito a Bergamo
Per 45 minuti la partita non ha mostrato il volto migliore dell’Atalanta. Lecce aggressivo nel pressing, capace di chiudere linee di passaggio e creare più tiri rispetto ai padroni di casa (7 a 5), mentre i nerazzurri faticavano a trovare ritmo e connessioni negli ultimi metri. Krstovic, isolato, non è riuscito a dialogare con i trequartisti, e la sensazione era quella di una squadra ancora imbrigliata.
SCALVINI SBLOCCA – A dare la scossa - ripercorre il match La Gazzetta dello Sport - è stato un corner, arma che mancava alla Dea da mesi. Zalewski ha tracciato una parabola perfetta e Scalvini, con una zuccata imperiosa, ha firmato l’1-0 che ha liberato tensioni e acceso il pubblico del Gewiss. Un gol che ha rappresentato anche una ribellione a un calcio troppo macchinoso visto nella prima parte di gara.
DE KETELAERE SHOW – Dopo l’intervallo è salita in cattedra la stella più attesa. Al 51’ De Ketelaere ha messo in porta il 2-0 con una giocata di pura classe, sciogliendo definitivamente i freni della squadra. Poi, dopo aver visto il compagno Zalewski inventarsi un gol di pregevole fattura per il 3-0, il belga ha completato la sua giornata di grazia firmando il poker con freddezza e lucidità, sfruttando un errore di Siebert e battendo Falcone in velocità.
ZALEWSKI PROTAGONISTA – L’ex Roma si è preso la scena con una prestazione totale: assist per il vantaggio, traversa su punizione e gol in solitaria alla Lookman, con partenza da sinistra e conclusione secca sul primo palo. Un rendimento che conferma come l’investimento estivo dell’Atalanta, tanto discusso, stia già iniziando a dare risposte concrete.
UN SEGNALE A LOOKMAN – La vittoria, netta e convincente, non è solo un messaggio all’ambiente. Arriva anche nel pieno della “questione Lookman”, ancora fuori dal progetto. La Dea ha dimostrato di poter brillare anche senza il suo attaccante nigeriano, ma soprattutto ha ritrovato quella fame che Juric aveva chiesto a gran voce.
LECCE IN DIFFICOLTÀ – Dopo un primo tempo ordinato, i giallorossi si sono sciolti al primo errore, pagando a caro prezzo le disattenzioni difensive. In attacco resta un problema di concretezza: l’unico squillo, il gol di N’Dri, è arrivato con una prodezza individuale che non basta a nascondere i limiti strutturali di una squadra ancora incompleta.
Quasi un anno dopo l’ultima vittoria casalinga convincente, l’Atalanta torna a dominare davanti al proprio pubblico. Non solo il risultato, ma il modo in cui è arrivato rappresenta un segnale forte: Juric sembra aver trovato la scintilla giusta per accendere la sua Dea.







