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De Ketelaere si prende l’Atalanta: la reazione della Dea al caso LookmanTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 13:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

De Ketelaere si prende l’Atalanta: la reazione della Dea al caso Lookman

Il belga nuovo leader tecnico e simbolico alla vigilia della Champions. Juric, Percassi e squadra compatti: «Conta solo chi dà il 100%»

Alla vigilia della sfida di Champions contro il Paris Saint-Germain, l’Atalanta si ritrova con un nuovo uomo copertina: Charles De Ketelaere. Se un anno fa il ruolo sarebbe spettato senza dubbi ad Ademola Lookman, oggi è il belga a incarnare la faccia di una squadra che ha scelto di reagire alle difficoltà con orgoglio. La doppietta al Lecce, insieme al gol liberatorio di Scalvini, è stata più di una vittoria: l’atto di nascita di una Dea che vuole guardare avanti, anche senza uno dei suoi giocatori più talentuosi.

IL CASO LOOKMAN – La vicenda dell’attaccante nigeriano ha fatto da detonatore. Il suo rifiuto di scendere in campo con l’Atalanta, nonostante le presenze regolari con la nazionale, ha creato una frattura profonda. Il rischio di una lunga “guerra di nervi” fino alla Coppa d’Africa è concreto: allenamenti individuali, partite saltate e un rapporto con l’ambiente che rischia di diventare ostile. Ma la società non sembra intenzionata a cedere né sul piano tecnico né su quello economico.

IL FRONTE COMUNE – L’Atalanta ha risposto con fermezza - ribadisce e sottolinea La Gazzetta dello Sport -. Juric ha usato parole nette: «Non sono io che devo chiedere a lui, non prego nessuno». Concetto ribadito dall’a.d. Luca Percassi: «Chi veste questa maglia deve dare il 100%». Una linea chiara, apprezzata dai tifosi, che ha ricompattato il gruppo: squadra, allenatore e dirigenza hanno scelto di spostare il focus dal singolo al collettivo, trasformando un problema in occasione di rilancio.

CDK LEADER – De Ketelaere ha incarnato perfettamente questa reazione. Contro il Lecce non solo ha segnato due gol, ma ha mostrato qualità e personalità che da tempo non si vedevano con continuità. Movimenti, lanci, dribbling e atteggiamento da leader: il belga ha dato la scossa di cui l’Atalanta aveva bisogno. Non è ancora la prova definitiva – serviranno PSG e Torino per confermare la svolta – ma la sensazione è che il talento di Bruges abbia finalmente trovato il coraggio per guidare la squadra.

Pisa e Parma avevano mostrato un’Atalanta contratta e prigioniera dei propri limiti. Il 4-1 al Lecce ha invece fatto intravedere una squadra più libera, convinta e unita. Se sia l’inizio di una rinascita lo diranno le prossime partite, ma la certezza è che la Dea ha ritrovato un’identità: compatta, orgogliosa e pronta a voltare pagina. Con De Ketelaere come nuovo simbolo di una ribellione costruttiva.