
De Ketelaere, è l’anno della verità: l’Atalanta lo aspetta leader
Charles De Ketelaere non ha più alibi. L’Atalanta lo vuole leader tecnico e caratteriale, un compito che in passato non era mai stato il suo habitat naturale. Ma con Retegui già altrove, Gasperini uscito di scena e Lookman ormai in continuo braccio di ferro con l’ambiente, la fascia ideale della rappresentanza nerazzurra ricade inevitabilmente sulle sue spalle.
IL PUNTO DI RIFERIMENTO – Se Ederson regge il centrocampo con forza e continuità, non ha il compito di incidere in zona gol. Scamacca, invece, sta ancora inseguendo la condizione fisica dopo mesi complicati. Ecco perché De Ketelaere diventa il vero ago della bilancia dell’attacco di Juric. Non solo colpi di classe, ma anche concretezza e responsabilità.
RISPOSTE SUL CAMPO – Contro il Lecce la Dea si è aggrappata a lui: dribbling, sterzate e soprattutto reti, con quella naturalezza che aveva già mostrato nella prima stagione a Bergamo. L’anno successivo era stato più opaco, oscurato dall’exploit di Lookman e dalla concretezza di Retegui. Ora, però, il palcoscenico è tutto suo.
STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE – A Bruges era stato venerato come un predestinato, osannato quando vi è tornato in Champions League. Ora Bergamo si aspetta la versione più affamata di CDK, quella capace di unire talento e cattiveria sportiva. Le responsabilità possono diventare il trampolino che lo proietterà ai livelli altissimi che il suo talento lascia intuire.




