
Juric in conferenza: "Pasalić simbolo di una squadra che non molla mai, vittoria meritata!"
ATALANTA-CLUB BRUGGE 2-1 (p.t. 0-1)
38’ Tzolis (B), 74’ rig. Samardžić (A), 87’ Pašalić (A).
Ivan Juric ha vissuto da protagonista assoluto la notte europea della New Balance Arena. Con la sua Atalanta capace di ribaltare il Bruges in rimonta (2-1), il tecnico croato ha mostrato emozioni forti, consapevolezza tattica e grande fiducia nel percorso intrapreso. Al termine della partita, ha affrontato i temi principali nella conferenza stampa, dalla forza del collettivo agli infortuni, fino ai singoli decisivi come Pasalić, Lookman ed Ederson. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, qual è l’emozione predominante che si porta via da questa serata così intensa?
«È stata un’emozione enorme. Abbiamo affrontato tante difficoltà numeriche, mancavano difensori e la situazione non era semplice. Eppure la squadra ha risposto alla grande: è stata una partita intensa, bella, e vincerla così, con il gol di Pasalić, è stato speciale.»
Come stanno Kossounou e Bellanova e cosa è cambiato nella ripresa rispetto al primo tempo?
«Le prime sensazioni non sono preoccupanti, ma domani faremo gli accertamenti. Giocando ogni tre giorni può succedere, i ragazzi stanno spingendo molto. Per quanto riguarda la partita, nel primo tempo non ero insoddisfatto: abbiamo concesso un gol evitabile e ci è mancata qualità nell’ultimo passaggio, ma la squadra aveva comunque creato. Nella ripresa ci siamo calmati, pur mantenendo lo stesso concetto di gioco. I cambi hanno dato una spinta fondamentale, abbiamo alzato il ritmo e loro hanno fatto fatica a contenerci. Credo che la vittoria sia stata ampiamente meritata.»
Una dedica speciale per questa prima vittoria europea e un giudizio su Lookman ed Ederson, al rientro dopo i problemi fisici?
«La vittoria la dedico a tutta la nostra gente, ai tifosi dell’Atalanta che ci hanno spinto in una serata bellissima. Per quanto riguarda Ederson e Lookman, li volevo rimettere dentro per fargli ritrovare ritmo. Non sono ancora al massimo della condizione, ma hanno fatto vedere di cosa sono capaci. Sessanta minuti importanti per entrambi e io sono molto soddisfatto.»
Un commento anche su Ahanor e Bernasconi, che hanno avuto un ruolo importante in una sfida di Champions.
«Per Ahanor è solo la terza partita da titolare, quindi parlare già di certezza è prematuro. Però sta crescendo con grande velocità e siamo molto contenti. Bernasconi ha una storia bellissima: viene dall’Under 23, la società ha avuto pazienza e con Modesto ha lavorato tanto. Ora raccoglie i frutti, e vederlo protagonista in Champions è una soddisfazione per tutto il club.»
Pasalić ha procurato il rigore e segnato il gol decisivo: rappresenta lo spirito della sua Atalanta?
«Sì, assolutamente. Con lui ho un legame speciale, anche per le origini comuni. È un giocatore che non si arrende mai: corre, pressa, si conquista un rigore e poi decide la partita con un colpo da campione. È la fotografia perfetta di quello che vogliamo essere come squadra: non mollare mai.»
Molti hanno parlato di una vittoria di cuore: condivide questa definizione?
«Direi che è stata una vittoria meritata e sentita. Durante la partita avevo la sensazione che, aumentando il ritmo, avremmo fatto male al Bruges. L’anno scorso avevamo sofferto tantissimo contro di loro, oggi invece siamo stati più solidi e concreti. Forse ci è mancata qualità negli ultimi metri, ma eravamo sempre sul pezzo e la vittoria è arrivata con pieno merito.»
Lookman e Sulemana possono giocare insieme o li vede come alternative?
«Il ruolo naturale di Lookman è quello a sinistra, ma ha già giocato anche a destra in Inghilterra. Quando tornerà in forma, e con Sulemana che continua a crescere, potremo valutarli anche insieme. È sicuramente un’opzione per il futuro.»
Un giudizio su Samardžić, protagonista nell’azione dei due gol.
«Laza mi ha impressionato fin dal ritiro, non solo per la qualità che conoscevamo, ma soprattutto per umiltà e voglia di lavorare. Ha fatto un grande inizio di stagione e oggi ha dato la dimostrazione di quanto possa essere importante per noi.»
Juric ha restituito l’immagine di un’Atalanta compatta, resiliente e capace di alzare il livello nei momenti decisivi. La rimonta sul Bruges non è solo un successo nel girone di Champions League, ma un segnale di maturità e crescita per un gruppo che ha ancora ampi margini di miglioramento.
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