
Marcolin: “Atalanta, scelta giusta con Juric. Con Retegui sarebbe da scudetto”
Dario Marcolin, ex bandiera biancoceleste e oggi commentatore per Dazn, non usa giri di parole ai microfoni de L'Eco di Bergamo: «A Bergamo sarà una partita da dentro o fuori per la Lazio. Una sconfitta sarebbe una catastrofe». L’ex centrocampista, protagonista ai tempi di Eriksson e Mihajlovic, fotografa con lucidità il momento della squadra di Sarri, falcidiata dagli infortuni e da un clima pesante: «È una Lazio incerottata, senza Rovella, Castellanos e forse anche Zaccagni. C’è sfiducia tra i tifosi, la contestazione sui social è continua e la squadra ne risente».
I PROBLEMI DI SARRI – Secondo Marcolin, il nodo principale è nella costruzione del gioco: «Fuori Rovella, manca il catalizzatore della manovra. A centrocampo resta solo Guendouzi, che rientra dalla squalifica, ma non basta. E poi manca un bomber vero».
Il ritorno di Sarri in panchina non ha ancora dato risposte convincenti: «Ha giocato 500 partite con il 4-3-3, ma adesso deve adattarsi. A Genova ha cambiato modulo e ha vinto, ma l’Atalanta non è il Genoa».
JURIC, LA SCELTA GIUSTA – Marcolin, che conosce bene Ivan Juric, è convinto che la Dea sia sulla strada giusta: «L’ho affrontato da allenatore dieci anni fa, in un Avellino-Crotone finito 0-0. Oggi lo vedo pienamente in controllo. Sta costruendo un’Atalanta diversa, ma con la stessa mentalità vincente di Gasperini. Dopo un periodo di assestamento, la squadra ha trovato equilibrio e identità. Il 3-0 con il Torino è stato lo spartiacque: da lì sono arrivate solo prestazioni in crescendo».
ATALANTA, ANCORA TRA LE PRIME – Per l’ex Lazio, la Dea resta una delle grandi del campionato: «Senza Gasperini è ancora tra le prime. Con Retegui sarebbe addirittura da scudetto. So che la società non avrebbe mai potuto tenerlo, ma con lui oggi l’Atalanta sarebbe in vetta».
E sul presente aggiunge: «Scamacca può fare la differenza, ma bisogna aspettarlo. Krstovic invece ha bisogno di tempo per adattarsi: in Champions è tutto più complicato rispetto alla Serie A».
LOOKMAN, L’ARMA IN PIÙ – Un nome su tutti: Ademola Lookman. «Quando è in forma cambia il volto dell’Atalanta – afferma Marcolin –. Con lui in condizione, la squadra guadagna due posizioni in classifica. Io non lo venderei a gennaio, ma so che contano anche le valutazioni economiche».
Per Marcolin, il futuro del campionato passa anche da Bergamo: «L’Atalanta è l’oasi felice del calcio italiano. Se vuoi bene a un giocatore, gli consigli di andare lì. Juric è l’uomo giusto per proseguire l’opera di Gasperini, e i risultati lo dimostreranno».






