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Retegui via, Gudmundsson può partire. Gilardino: "Siamo corti, Genoa deve intervenire"
Allenatore, domani in coppa Italia servono equilibrio e ordine
(ANSA) - GENOVA, 08 AGO - Esordio ufficiale domani sera per il nuovo Genoa di Alberto Gilardino contro la Reggiana nei trentaduesimi di Coppa Italia. Si giocherà al Ferraris e c'è attesa sia per vedere la squadra all'opera che per capire come reagirà la tifoseria dopo l'addio improvviso di Retegui e la possibile uscita anche di Gudmundsson: "Sarà la prima ufficiale davanti al nostro popolo e abbiamo il desiderio di fare una partita gagliarda - ha spiegato Gilardino -. Sarà una sfida secca, per questo dovremo mantenere grande attenzione mentale, equilibrio e ordine. Però posso dire che sono molto contento dei ragazzi con cui abbiamo lavorato sino ad oggi, perché ho un gruppo coeso che ha dato molto e ha fatto ottime cose".
Gilardino al di là del mercato dovrà fare i conti con alcune assenze importanti. "Marcandalli, Ankeye, Ekuban, Matturro non ci daranno, mentre Gudmundsson è ancora da valutare. Per questo avrò in panchina tanti giovanissimi: Pittino, Calvani, Honest, Accornero, Papadopouolos, Fini ed Ekhator. Ma confido in chi scenderà in campo dall'inizio e in chi sarà in panchina".
Il tecnico si attende interventi dal mercato: "A livello numerico siamo corti e c'è la necessità di intervenire. La società sa cosa serve e c'è massima condivisione e massima fiducia nella direzione sportiva. I dirigenti conoscono le mie volontà per rimanere competitivi". (ANSA).
Gilardino al di là del mercato dovrà fare i conti con alcune assenze importanti. "Marcandalli, Ankeye, Ekuban, Matturro non ci daranno, mentre Gudmundsson è ancora da valutare. Per questo avrò in panchina tanti giovanissimi: Pittino, Calvani, Honest, Accornero, Papadopouolos, Fini ed Ekhator. Ma confido in chi scenderà in campo dall'inizio e in chi sarà in panchina".
Il tecnico si attende interventi dal mercato: "A livello numerico siamo corti e c'è la necessità di intervenire. La società sa cosa serve e c'è massima condivisione e massima fiducia nella direzione sportiva. I dirigenti conoscono le mie volontà per rimanere competitivi". (ANSA).
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