Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / atalanta / Serie C
Lucchesi: "Corsi per i presidenti? Giusto professionalizzare, ma difficile disciplinarli"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 08:19Serie C
di Tommaso Maschio

Lucchesi: "Corsi per i presidenti? Giusto professionalizzare, ma difficile disciplinarli"

Ascolta il podcast
tmwradio /
00:00
/
00:00
La Serie C in particolare ha sentito nel corso degli anni la necessità di formare una classe dirigente e quindi grande, grandissima attenzione negli ultimi anni l’ha posta soprattutto alla formazione dei professionisti che ricoprono i ruoli, diciamo, chiave all'interno della società, e pian piano allargandola sempre più a macchia d'olio”. L’esperto dirigente Fabrizio Lucchesi, attuale dg del Guidonia Montecelio, ha parlato così a TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C di ieri sera dell’ipotesi di creare dei percorsi di formazione per gli imprenditori che vogliono entrare nel mondo del calcio: “Quindi chapeau a questo lavoro portato avanti dal presidente Marani in primis, che vuole professionalizzare e quindi fa bene a dare contenuti professionali. Ma dall'altra, la società sportiva è una società che vive all'interno di una società civile. Il calcio è uno spaccato della società civile, gli imprenditori sono imprenditori che liberalmente scelgono di fare questa attività. Senza di loro non si farebbe calcio, hai voglia di essere organizzato, senza l'imprenditore”. “Secondo me è difficile poter disciplinare quello. Io credo però ad un'altra cosa: come fai oggi a pensare che uno entri nel mondo del calcio non ne conosca pregi, non ne conosca difetti, non conosca ciò che va incontro? Quindi delle due l'una: o uno ha un ingresso per fare, poiché la squadra di calcio serve, o comunque oltre che la passione, c'è anche un'attività indiretta a valorizzare un brand, penetrare un territorio; dall'altra la necessità di capitali sufficienti. Oggi io non posso giustificare l'impreparazione. - prosegue ancora il dirigente - E quindi io credo che l'unico modo sia mettere delle regole che non sono regole di Lega di C, di B o di A, ma siano regole federali stringenti che non consentano, che non permettano a chi non è solvibile di far parte del sistema. Non dico che ci vogliono i soldi, no, si può fare calcio anche con meno soldi; l'importante è avere professionalità". "Però, avere la possibilità che se uno comincia la stagione, la finisca. Con l'esperienza che ho fatto, ho seguito 7-8 fallimenti come professionista, partecipando al team dei professionisti che le cordate fallimentari di volta in volta mettevano a servizio del fallimento, e ti dico che ho visto delle cose devastanti. Allora delle due l'una: o tu fai apposta perché, come può succedere, hai sbagliato a fare i conti, ma non dovrebbe iniziare l'attività chi non è solvibile. Ora siamo qui a discutere dopo 3 settimane questi poveretti del Rimini non si sa se vanno avanti. Io gli auguro che si trovi una soluzione, ma non è mica normale. - prosegue Lucchesi soffermandosi su alcune criticità della Serie C - E poi questo droga il mercato perché il doping amministrativo non è meno importante del doping fisico. Se tu togli dal mercato il giocatore perché gli prometti uno stipendio doppio e poi non glielo dai hai drogato il mercato. Allora credo che alla base ci sia la necessità di una ristrutturazione generale. Lo diciamo da troppi anni e ne è arrivato il momento: il sistema professionistico italiano così non può reggere. Ma dall'altra, impedire poi di trovarsi dentro i campionati squadre che non sono in grado di andare avanti. Però questi non sono problemi della Lega di C o di B o di A, sono federali, sono di sistema. Non dico che è colpa della federazione, io dico che è di sistema. E allora qui devi mettere un punto, perché altrimenti c'è una deriva costante che francamente poi si dà spazio anche a male e cattive parole, interpretazioni o falsi e facili, talvolta, giudizi”.