
Napoli e Juve in alta quota. Modric da clonare. Segnali di Inter, ma non bastano. Roma e Lazio ko
Come tutte le settimane torna la rubrica del Direttore di Tmwradio Marco Piccari, che commenta i temi principali del campionato di serie A.
Due di Cuori
Dopo tre giornate di campionato, Napoli e Juventus volano a punteggio pieno e si prendono la scena, accendendo l’entusiasmo dei tifosi e alimentando i sogni.
Il Napoli si conferma una vera e propria macchina da gol. Travolgente, spietato, spettacolare. La Fiorentina viene spazzata via da una squadra che gioca a memoria, con un’intensità che fa impressione. La mano di Antonio Conte è evidente: i suoi ragazzi dominano la partita concedendo spazio alla viola solo dopo il 3-0. A centrocampo i "Fantastici 4" impongono il loro ritmo con qualità e forza fisica.
All'esordio Højlund si presenta con il biglietto da visita perfetto: gol e prestazione. In mezzo Anguissa in formato gigante, vero equilibratore del gioco azzurro.
Anche la Juventus non sbaglia un colpo. I bianconeri superano anche l’ostacolo più sentito, quello del Derby d’Italia, battendo l’Inter in una partita intensa, combattuta e piena di significati. La squadra di Igor Tudor dimostra di avere il Dna bianconero: soffre, si compatta, e colpisce al momento giusto.
Quando serve qualità, ci pensa Kenan Yildiz: il numero 10 della Juve illumina la scena con giocate di classe, mostrando personalità e talento. Finalmente un “dieci” vero, capace di prendersi la squadra sulle spalle. Accanto a lui si rivela il giovane Adzic, che entra nella storia del derby con una bordata dai 30 metri che gela Sommer e regala tre punti pesantissimi ai suoi. È una Juve giovane, affamata, con il giusto mix tra grinta e talento. Una squadra che, con questo spirito, può davvero contendere lo scudetto al Napoli.
La sfida è lanciata. Le due big viaggiano a braccetto in alta quota, la corsa è appena cominciata.
Chiudo con il Milan, la squadra di Allegri vince di cortomuso con merito contro il Bologna, ma il cuore lo conquista l’infinito Modric è sua la firma che porta i tre gol. La classe non conosce tempo e quella del croato è immensa. Clonatelo!!!
Due di Picche
L’Inter incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato: partenza disastrosa. Contro la Juventus non sono mancati sprazzi di buon calcio: il dominio del possesso, la capacità di costruire occasioni e anche i gol sono arrivati. Ma ciò che è mancato è proprio ciò che da sempre caratterizzava l’Inter di Inzaghi: tenacia, solidità mentale e capacità di restare dentro la partita nei momenti decisivi. La squadra di Chivu appare ancora un cantiere aperto, alla ricerca di un’identità chiara e di quel cinismo necessario per restare in alto.
Male anche la Roma. All’Olimpico cade in casa contro un Torino ordinato e concreto, lasciando spazio a più di un interrogativo. Le scelte iniziali di Gasperini non hanno convinto, l’assenza del centravanti e la scelta di El Aynaoui sulla trequarti, la squadra in campo è sembrata spenta, priva di idee e senza la minima traccia del classico “marchio di fabbrica” del tecnico bergamasco. Una Roma irriconoscibile, che lascia i tifosi delusi non solo per il risultato, ma per l’atteggiamento e l’assenza di personalità. Una sconfitta pesante prima del derby.
Non ride neanche la Lazio, che esce sconfitta dalla trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. La squadra di Sarri non crea gioco, non accelera mai, e soprattutto manca completamente di carattere. Una prestazione opaca in cui si è visto poco o nulla sotto tutti i punti di vista.
Con il derby della Capitale ormai alle porte, Roma e Lazio si presentano con più dubbi che certezze.
Ultima dedica negativa ad Allegri, di certe sceneggiati immotivate non ne abbiamo bisogno, il senza giacca lo fanno in Tv. Direi anche basta.
Jolly
Si rivedono lampi di Atalanta che strapazza il Lecce con il gioco e il jolly della partita è De Katelaere che trova due gol e tanta qualità. Il principe si è risvegliato.
Altre notizie
Primo piano