Dal 'why me' al mancato cinque, la ricostruzione del caso Lookman. Sacchi: "Capisco Juric"
All'indomani della bella vittoria dell'Atalanta sul campo dell'Olympique Marsiglia, continua a tenere banco la lite in favore di telecamere andata in scena nel secondo tempo fra il tecnico Ivan Juric e Ademola Lookman nel momento della sostituzione dell'attaccante.
Il giocatore, visibilmente contrariato al momento dell'uscita dal campo, rivolgendosi verso il tecnico sembra pronunciare "why me?", allargando le braccia a sottolineare il disappunto. Il tutto mentre Juric gli stava allungando la mano per il consueto "cinque" ai giocatori sostituiti, col nigeriano che non ha contraccambiato ritraendo la mano e dirigendosi verso la panchina. Da lì il tentativo di Juric di fermarlo per esplicitare il proprio malcontento per il comportamento tenuto, prima che la panchina intervenisse per riportare la calma.
A tal proposito, in queste ore anche Arrigo Sacchi ha commentato l'episodio tramite la Gazzetta dello Sport: "Mi dispiace aver visto la scena della lite tra Juric e Lookman dopo la sostituzione. Ho provato a mettermi nei panni di Juric e ho concluso che anch'io avrei reagito in quel modo. Possibile che i giocatori non capiscano che l'allenatore va rispettato sempre, anche quando non si è d'accordo con le sue scelte? Mi auguro che questo episodio venga chiarito in fretta e poi ci si metta una pieta sopra per il bene del collettivo".
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