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Ruggeri: "Costretto a licenziare Conte, ma fu un signore. Napoli? Era un grosso punto di domanda"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 10:30Serie A
di Andrea Losapio

Ruggeri: "Costretto a licenziare Conte, ma fu un signore. Napoli? Era un grosso punto di domanda"

"Noi siamo andati su Gregucci quando la nostra prima idea era quella di avere Antonio Conte". Alessandro Ruggeri, ex presidente dell'Atalanta, riavvolge il nastro fino al 2009, ultima estate da proprietario. "Lui, che è una persona per bene, non se l'è sentita di lasciare il Bari perché aveva un legame forte con la famiglia Matarrese". Però poi si è dimesso dai pugliesi. "E noi lo abbiamo preso dopo, ma non è stata a stessa cosa. Sapevamo cosa potesse dare dall'inizio, con una preparazione fatta in un certo modo dal compianto Ventrone. Sapevo quanto lavorasse, quanto fosse importante la preseason. Siamo andati lunghi nei tempi e abbiamo preso Gregucci". Perché non è andata? "Credo che a livello di risultati, sul campo, Antonio e il suo staff avessero comunque fatto discretamente. Non eravamo in una parabola discendente. Poi sono successe determinate cose, in particolare con i tifosi, e siamo stati obbligati a cambiare. Però il ciclo di Antonio non è stato terribile, tutti dicono che è stato mandato via in quell'anno ma la verità è che Conte è stato un signore". In che senso? "Sapeva che avrei dovuto licenziarlo e ha preferito dimettersi. Ha rinunciato a tutti i soldi del contratto ed è una cosa che ricordo con affetto e grande piacere. Si è dimostrato, una volta di più, un uomo vero. Non è da tutti". Si aspettava rimanesse al Napoli? “Sinceramente era un grosso punto di domanda, sono stato felice sia rimasto per completare il ciclo che ha iniziato. Il Napoli è una squadra forte, dove può dare veramente tanto”.