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Udinese, Gotti: "Premio la mentalità della squadra. Rigore? Non mi interessa riguardarlo"
Luca Gotti, allenatore dell’Udinese, commenta in conferenza stampa il pareggio per 1-1 contro l’Atalanta: “Una partita di sacrificio, di sofferenza del collettivo e di mentalità, non abbiamo mai mollato. Era estremamente pericoloso l’epilogo del primo tempo, dove in un minuto ci sono due episodi in entrambe le aree di rigore. Andare all’intervallo dopo quanto successo poteva metterci in difficoltà”.
Un commento sul rigore non fischiato? “Non lo so, volutamente non l’ho riguardato per non farmi il sangue cattivo, so che un minuto dopo abbiamo preso gol e la partita si è complicata”.
Una partita forse troppo difensiva? “Assomiglia un po’ al match che abbiamo fatto con il Sassuolo, abbiamo prodotto però molto di più con qualità superiore. L’Atalanta ci ha limitato, ma abbiamo provato a dar fastidio all’avversario continuamente”.
Musso sempre decisivo: “Musso ha fatto un paio di parate importanti, ci sono state situazioni pericolose e l’Atalanta ha gravitato un po’ troppo intorno alla nostra area di rigore. Premio la mentalità della squadra, in un periodo difficile dove arrivano pochi risultati”.
Un segnale di fiducia dei giocatori nei suoi confronti dopo le voci di esonero: “Il segnale la squadra lo dà a sè stessa, per il club, poi fortunatamente posso dire che lo facciamo tutti insieme”.
Un commento sul rigore non fischiato? “Non lo so, volutamente non l’ho riguardato per non farmi il sangue cattivo, so che un minuto dopo abbiamo preso gol e la partita si è complicata”.
Una partita forse troppo difensiva? “Assomiglia un po’ al match che abbiamo fatto con il Sassuolo, abbiamo prodotto però molto di più con qualità superiore. L’Atalanta ci ha limitato, ma abbiamo provato a dar fastidio all’avversario continuamente”.
Musso sempre decisivo: “Musso ha fatto un paio di parate importanti, ci sono state situazioni pericolose e l’Atalanta ha gravitato un po’ troppo intorno alla nostra area di rigore. Premio la mentalità della squadra, in un periodo difficile dove arrivano pochi risultati”.
Un segnale di fiducia dei giocatori nei suoi confronti dopo le voci di esonero: “Il segnale la squadra lo dà a sè stessa, per il club, poi fortunatamente posso dire che lo facciamo tutti insieme”.
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