
Autista ucciso dopo Rieti-Pistoia, il presidente dell'Avellino: "Così lo sport muore davvero"
La morte di Raffaele Marianella, autista del pullman che riportava a casa i tifosi del Pistoia basket dopo la partita contro Rieti, a causa della violenta sassaiola da parte degli ultras locali che hanno preso di mira il mezzo sfondando diversi vetri e colpendo alla testa con un mattone l’uomo provocandogli la morte ha sconvolto il mondo dello sport. Per questo il presidente dell’Avellino Angelo D’Agostino con una nota ufficiale ha voluto esprimere il proprio cordoglio alla famiglia dell’autista:
“Ci sono momenti in cui la violenza cieca e insensata ci colpisce duramente, ricordandoci quanto sia fragile il confine tra la passione sportiva e la barbarie. Quanto accaduto rappresenta una ferita profonda per tutto il mondo dello sport. - si legge nel comunicato pubblicato da Tuttoavellino.it - Un uomo, un padre, un lavoratore che non tornerà più a casa. Questa non è passione sportiva, ma criminalità che va condannata con fermezza assoluta e perseguita senza esitazione.
Lo sport unisce, educa, appassiona. La violenza divide, distrugge, uccide. Mi auguro che questa tragedia diventi un punto di svolta, che ciascuno, istituzioni, società, tifosi, si assuma la responsabilità di difendere la bellezza e i valori autentici dello sport. Quando la violenza prende il sopravvento, lo sport muore davvero.”
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