Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / Esclusive
TuttoBari - Binda: “Bari fidati di Magalini. Di Cesare la persona giusta con lui. Allenatore? Escludo il Vivarini bis”
mercoledì 12 giugno 2024, 17:00Esclusive
di Antonio Testini
per Tuttobari.com

TuttoBari - Binda: “Bari fidati di Magalini. Di Cesare la persona giusta con lui. Allenatore? Escludo il Vivarini bis”

Con la scelta del nuovo direttore sportivo, che dovrebbe essere Magalini, la stagione del Bari è pronta a ripartire. Seguirà sicuramente la nomina dell'allenatore che succederà a Giampaolo e poi i biancorossi potranno mettersi definitivamente alle spalle questa brutta stagione. Nel frattempo, Valerio Di Cesare ha annunciato il suo ritiro e la sua scelta di ripartire come dirigente. Di questi e altri temi abbiamo parlato con Nicola Binda, giornalista esperto del campionato di Serie B. Di seguito le sue parole in esclusiva per TuttoBari.com

Su Magalini, vicino al Bari: “Un dirigente esperto che ha fatto la B per tanti anni ed è un profilo diverso rispetto a Polito. Magalini è uno che lavora di più dietro le quinte, tende ad apparire meno. Polito è più uomo di impatto, Magalini non ama tanto la ribalta. È uno che sa fare calcio. Da questo punto di vista va sicuramente bene. Certo che in un momento in cui la proprietà non si può presentare a Bari visto l’ostracismo, sarà importante capire da chi si farà rappresentare il club. Magalini non è uno che ama fare il capopopolo e andare fare il rappresentante davanti ai tifosi. In questo momento Bari ha bisogno anche di una figura di riferimento davanti alla piazza perché serve per ricostruire un rapporto che si è rotto”.

Su chi potrebbe essere questa figura: “Di Cesare sicuramente è la persona giusta. Davanti ai tifosi si è conquistato e meritato la credibilità, dimostrando di essere un professionista serio che ha dato tutto per la causa. Chiaramente essendo al primo compito da direttore ha bisogno di esperienza. È giusto che inizi questa nuova carriera imparando da un dirigente esperto come Magalini. Potrà capire anche alcune logiche che ci sono dietro alcune scelte della proprietà. Se davanti ai tifosi ci metterà la faccia lui, sicuramente sarà un interlocutore molto credibile”.

 Sull’allenatore: “Io escludo il Vivarini bis per tanti motivi. Per me non è un’ipotesi da prendere in considerazione per vari motivi. Io penso che i contatti li abbia tenuti finora la proprietà, facendo dei sondaggi sugli allenatori, ma è logico che l’allenatore lo scelga il direttore sportivo. Se la scelta dell’allenatore non la facesse il direttore si partirebbe male. Probabilmente Luigi De Laurentiis aveva lasciato un po’ troppo campo libero a Polito, che lo aveva meritato sul campo. Ora magari la proprietà cercherà di vivere un po’ più attivamente la gestione del club, pur lasciando sempre al direttore la possibilità di fare le scelte”.

Ancora: “Ora Magalini deve prima mettersi d’accordo con la società. Bisogna capire se l’allenatore va scelto per vincere il campionato o per far partire un progetto nuovo, che può richiedere un po’ di tempo. Sono sicuro che Magalini farà la scelta migliore, non appena sarà libero di operare. Perché va ricordato che lui aveva firmato un nuovo accordo con il Catanzaro e ora deve risolvere questo impegno. Io dico di fidarsi di Magalini perché è un dirigente capace”.

Sul nuovo campionato: “L’anno scorso c’erano più squadroni con proprietà che hanno fatto investimenti fuori dall’ordinario per vincere il campionato. Quest’anno ci sarà meno questa situazione. I club di Serie B incasseranno meno dai diritti televisivi, ci saranno meno entrate e quindi a livello generale sarà tutto molto più calmierato. Secondo me il campionato sarà più democratico rispetto all’anno scorso che si stava creando una frattura un po’ antipatica. Chiaramente qualcuna rimane al top: Palermo, Sassuolo, Cremonese e Pisa avranno più possibilità di investire. Bisogna ancora capire cosa vogliono fare Frosinone e Salernitana. Tutte le altre saranno sulla stessa barca, quindi la differenza sarà fatta dalle idee e dalle competenze”.