
Migliaccio: "Buttata al vento una grande occasione. Non siamo mai riusciti a fare il salto di qualità. Ci sono situazioni su cui io e Longo non siamo riusciti a incidere"
Dario Migliaccio, vice allenatore del Bari, è intervenuto nel post gara ai microfoni di RadioBari per commentare il match, appena terminato, di Cittadella. Ecco le sue parole.
Sul match: "Partita dai due volti: nel primo tempo abbiamo avuto una buona intensità e costruito discrete occasioni. Nel secondo tempo, dopo aver preso il gol, avremmo dovuto tenere botta e non l'abbiamo fatto perché sapevamo che la partita avrebbe potuto prendere questa piega. Loro hanno iniziato a forzare i palloni sulle punte e noi arrivavamo costantemente in ritardo. Abbiamo buttato al vento una grande occasione. Finché la matematica non ci condanna abbiamo il dovere di provarci, sebbene le probabilità siano scarse. Possiamo discutere del gol del possibile 2-2 se ci fosse o meno ma sarebbe un alibi e non dobbiamo attaccarci a questo".
Sui cambi: "Il cambio delle due punte è dovuto a una questione di fiato. Nel primo tempo Bonfanti e Favilli avevano accorciato spesso sul loro play in fase di ripiegamento e servivano forze fresche. Speravamo che, nella ripresa, gli spazi si aprissero e con l'ingresso di Lasagna volevamo sfruttare proprio quegli spazi. Andando in svantaggio non abbiamo potuto far affidamento su quest'opzione, chiaramente".
Il morale della squadra: "I ragazzi sono abbattuti, dentro lo spogliatoio non vola una mosca. Quando non riesci a trovare una soluzione rispetto a una situazione che si ripete frequentemente, diventa frustrante. Col mister è tutto l'anno che lavoriamo su questo ma purtroppo ci sono situazioni soggettive e psicologiche che sono difficili da decifrare e che non siamo riusciti a risolvere".
Gli errori dell'area tecnica: "Noi come area tecnica abbiamo cercato di dare alla squadra maggiore continuità e invece non ci siamo riusciti. Durante tutto l'anno abbiamo cercato di fare quel salto di qualità e conquistare quei 4-5 punti che ora farebbero tutta la differenza del mondo".
Ancora sul match: "Nel primo tempo abbiamo fatto la scelta di essere più attendisti e ripartire veloci dopo essere tornati in possesso della palla. Nel secondo tempo, arrivando sempre in ritardo sui palloni, abbiamo avuto grosse difficoltà a costruire palle gol. Pavan era sempre in vantaggio, pur essendo solo, rispetto ai centrali. Queste situazioni, alla lunga, le paghi".







