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E’ sofferenza maxi per il Bari: Vicari e non solo, tutti i nomi
ieri alle 11:00News
di Cosimo Mirizzi
per Tuttobari.com

E’ sofferenza maxi per il Bari: Vicari e non solo, tutti i nomi

Fatal Cittadella per il Bari che quasi certamente non disputerà i playoff valevoli per la Serie A. Ieri, al Tombolato è stato messo in scena uno spettacolo tutt’altro che gradevole dal quale è possibile trarre molte conclusioni sulla rosa e il termine che accomuna tutte queste conclusioni è senz’altro sofferenza. Sofferenza per chi gioca e per chi guarda. Se di quella tifosi si è detto tanto (a ragion veduta), è giusto approfondire la sofferenza lato giocatori. Essa è una sofferenza diversa basata principalmente sul non sentirsi mai sicuri in campo, mai consapevoli di quello che succederà, mai capaci di cambiare la tendenza della partita. Le colpe del mister ci sono sicuramente ma in una partita come quella di ieri le motivazioni e la conseguente concentrazione vengono da se ma così non è accaduto. E così ci si ritrova a commentare prestazioni scabrose. Vicari ha dato l’ulteriore conferma che non riesce a essere il perno della difesa biancorossa. Troppi errori, troppa lentezza, troppo poco per essere il fulcro difensivo di una squadra di alta classifica. Sicuramente gli infortuni hanno influito ma è anche vero che prima di essi le prestazioni non erano di livello assai più alto rispetto alle successive e in ogni caso Simic è sembrato più autorevole e decisivo, pur considerando i suoi limiti.

Nunzio Lella non si può certo criticare per l’impegno, dato anche l’attaccamento alla maglia, ma l’imprecisione e la confusione portata non trasmettono serenità né a chi guarda né a chi gioca. Il suo apporto non è stato all’altezza e la partita di ieri ne è la dimostrazione più limpida.

Chi invece avrebbe i mezzi per far fare il salto di qualità sarebbe o, meglio, sarebbe stato, Falletti che, però, ancora una volta, si è dimostrato piccolo con le piccole. Questione di mentalità, viene da dire. Non si può di certo credere alla narrazione di chi non lo ritiene all’altezza dati i mezzi tecnici indubbi.

E, dunque, è la mentalità la caratteristica più in sofferenza nella stagione del Bari. Scarsa attitudine, indolenza, inesperienza, poco incidenza dello staff e questione extra-campo hanno indirizzato la stagione del Bari ad un punto di non ritorno il cui capolinea sembra essere stato proprio il Tombolato di Cittadella.