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Bari, la solita sindrome. Quanti punti persi dai biancorossi nelle seconde frazioni di gioco
ieri alle 12:30In Primo Piano
di Maurizio Calò
per Tuttobari.com

Bari, la solita sindrome. Quanti punti persi dai biancorossi nelle seconde frazioni di gioco

Se c'è una cosa che verrà ricordata di questa ennesima stagione anonima e senza sussulti del Bari è quella riguardante quasi un record che, difficilmente, in un'altra squadra si può trovare. La capacità, cioè, di perdere tantissimi punti nei secondi tempi dopo che, nei primi, si era quasi sempre in vantaggio. Un fattore che ha rappresentato una delle "prerogative" più significative di questa squadra. Uno di quei difetti che, molto probabilmente, hanno inficiato fatalmente sulla stagione biancorossa.

L'incredibile incapacità di gestire tanti risultati di vantaggio ottenuti nei primi tempi ha assillato il Bari per quasi tutto il campionato, riuscendo solo in minima parte a correggere questo difetto. E dove si era arrivati alla risoluzione di questo male, subito ci si rituffava in questa "normalità" diventando, cosi, un compagno di viaggio quasi inseparabile. Questione di concentrazione, sicuramente. Questione di esperienza, difficile pensarlo considerando la presenza di tanti giocatori in là con l'età e abituati a questa categoria. Certo, forse, la guida tecnica non ha saputo eliminare definitivamente questo difetto, non concentrando a dovere tutte le attenzioni su questo male atavico che ha troppo condizionato il campionato del Bari. Dunque, le responsabilità dell'allenatore diventano determinanti laddove non si è riuscito a far capire l'importanza di essere sempre concentrati e sempre sul pezzo per tutta la partita e non solo per parti di esse.

Se si pensa alla squadra del futuro, dovrà proprio essere scolpito nella testa di tutti che questa discontinuità di rendimento tra primo e secondo tempo non sarà più tollerabile se si vorrà fare davvero uno step psicologico di un certo tipo. Si dovrà ripartire proprio da questo e probabilmente con una nuova mentalità da inculcare ai giocatori che verranno o che, forse, resteranno. Se si vogliono avere ambizioni, non ci si dovrà più trovare in questa situazione tenendo ben presente che si è forti se si è continui e concentrati e che le partite durano novanta e più minuti e non solo quarantacinque.