
Donadoni: "Milan con i singoli, Bologna con il gioco. Ma in finale non c'è una favorita"
Alla Gazzetta dello Sport, Roberto Donadoni parla così del Bologna e della finale di Coppa Italia che si disputerà il 14 maggio: "I risultati sono frutto del lavoro che Saputo, Sartori, Fenucci e i dirigenti hanno impostato da tempo. Nelle ultime due stagioni è però innegabile che i passi in avanti siano stati enormi. In particolare dopo l’addio di Motta, Italiano ha dato la sua impronta di gioco ed è stato davvero bravo. Anche alla Fiorentina attuava un gioco propositivo fatto di pressing per togliere tempo e spazi agli avversari, lavora da questa estate. Conceiçao no. Di questo bisogna tener conto".
Se il gioco “pende” dalla parte rossoblù, le individualità sono da quella rossonera.
"Vero. Il Bologna proverà a fare la differenza con la sua filosofia di gioco; il Milan con i suoi singoli".
Chi può essere decisivo nella finale?
"Nel Milan dico Pulisic e Reijnders. Nel Bologna sarebbe importante il pieno recupero di Ndoye che è cresciuto molto. E poi c’è Orsolini, che ho allenato proprio a Bologna: sta facendo una stagione super e si è reso appetibile per la Nazionale".
Si aspettava una crescita così?
"Sarei stato stupito del contrario perché “Orso” ha qualità importanti. È intelligente e ha lavorato tanto, ma può migliorare ancora".
A Roma chi sarà favorito?
"Non c’è una favorita. Il Milan ha più tradizione ed è abituato a giocare le finali, cosa che al Bologna non accade da tempo. La voglia di alzare quella Coppa nello spogliatoio rossoblù però sarà tanta".
Se il gioco “pende” dalla parte rossoblù, le individualità sono da quella rossonera.
"Vero. Il Bologna proverà a fare la differenza con la sua filosofia di gioco; il Milan con i suoi singoli".
Chi può essere decisivo nella finale?
"Nel Milan dico Pulisic e Reijnders. Nel Bologna sarebbe importante il pieno recupero di Ndoye che è cresciuto molto. E poi c’è Orsolini, che ho allenato proprio a Bologna: sta facendo una stagione super e si è reso appetibile per la Nazionale".
Si aspettava una crescita così?
"Sarei stato stupito del contrario perché “Orso” ha qualità importanti. È intelligente e ha lavorato tanto, ma può migliorare ancora".
A Roma chi sarà favorito?
"Non c’è una favorita. Il Milan ha più tradizione ed è abituato a giocare le finali, cosa che al Bologna non accade da tempo. La voglia di alzare quella Coppa nello spogliatoio rossoblù però sarà tanta".
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