Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bologna / Serie A
TMW - Quagliarella: "Scudetto Napoli strameritato. Sampdoria, spero sia la settimana della svolta"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 maggio 2023, 12:23Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte Dall'inviato Niccolò Ceccarini

TMW - Quagliarella: "Scudetto Napoli strameritato. Sampdoria, spero sia la settimana della svolta"

Intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione della XXI edizione del Memorial Niccolò Galli, l'attaccante blucerchiato Fabio Quagliarella ha parlato ai media presenti - tra i quali anche TMW - dell'attualità del calcio italiano. Non prima, però, di aver ricordato il suo grande amico Niccolò: "Niccolò era un ragazzo e un talento eccezionale, basta guardare la sua famiglia per capire chi era. Oggi avrebbe compiuto 40 anni e sono veramente contento di essere qui".

Perché ha scelto di portasi sempre dietro il numero 27?
"Mi sono sentito mio questo numero fin dall'inizio. Sono uno della famiglia Galli e il 27 per me ha sempre quel significato. Qualsiasi cosa faccia, se devo scegliere un numero scelgo sempre il 27. Questo numero mi seguirà per tutta la vita".

Dove sarebbe potuto arrivare Niccolò Galli nel calcio?
"Niccolò sarebbe diventato sicuramente un giocatore eccezionale, un difensore alto quasi 190 cm che avrebbe fatto una carriera strepitosa. Basta vedere chi è stato il papà per capire dove sarebbe potuto arrivare".

Siamo a Firenze e non possiamo non parlare di Fiorentina. Come giudica il raggiungimento di queste due finali?
"La Fiorentina ha strameritato le due finali, posso solo farle un grosso in bocca al lupo. Ha dei tifosi eccezionali e un allenatore che la fa giocare bene a calcio. Veder giocare la squadra viola è sempre bello".

Che ricordo ha della sua breve avventura in maglia viola?
"Arrivai in una Florentia Viola appena risorta dalle ceneri. Non posso certo dire di aver dato anche io un contributo alla rinascita della Fiorentina, ho dato poco perché dopo 6 mesi sono andato via. Ricordo però ancora benissimo quei giorni, giorni in cui non avevamo neanche la roba per vestirci. Quelli sono momenti che ti restano dentro, ogni giorno c'era una scoperta nuova. Poi la Fiorentina negli anni ha fatto un percorso eccezionale... Quando c'è un progetto serio, arrivano i risultati. Queste due finali rappresentano il frutto di un progetto e di una crescita continua, di anno in anno. Tutto quello che ha fatto la Fiorentina in questi anni è meritato".


Lei cosa farebbe con mister Italiano, considerando anche i tanti rumors di mercato?
"Lo sa la società. Io sinceramente faccio fatica a trovare un allenatore migliore di Italiano. Gli vanno fatti solamente i complimenti per quello che sta facendo".

Passiamo allo Scudetto del Napoli.
"Lo Scudetto del Napoli è in primis strameritato. Anche in questo caso il progetto arriva da lontano. Piano piano, insieme ai tifosi, gli azzurri hanno costruito qualcosa di stupendo. Spero che anche per la Sampdoria possa avvenire qualcosa di simile".

Si aspetta una svolta per quanto riguarda i blucerchiati?
"Siamo tutti sulle spine e speriamo che questa sia la settimana decisiva per il futuro della Samp, in maniera positiva ovviamente".

Cosa significa per lei andare a segno in Serie A da ben 18 stagioni?
"Per me è una gran bella soddisfazione. Essere arrivati a 40 anni e continuare a giocare... Non me lo sarei aspettato dieci anni fa".

Potrebbe servire un Quagliarella quarantenne anche al ct Mancini?
"Un Quagliarella a 40 anni potrebbe servigli come dirigente o collaboratore (ride, ndr). Gli attaccanti in Italia ci sono, poi ci sono per tutti periodi migliori o peggiori in termini di gol. Non è semplice per nessuno fare l'attaccante con la maglia dell'Italia, ma quelli che ci sono hanno sicuramente le carte in regola per fare bene".