
Maurizi: "Brescia e Vicenza non possono ambire a restare in C. L'Arezzo può vincere il girone"
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Il tecnico dell’Ancona Agenore Maurizi intervistato nel corso della trasmissione A Tutta C, in onda sulle frequenze di TMW Radio e Il 61, partendo proprio da questa nuova avventura: “Ancona è una piazza importante, con una tifoseria passionale e conoscenze calcistiche, che ha scritto pagine importanti del nostro calcio. Negli ultimi 12-13 anni, però, ha subito quattro fallimenti. È una piazza arrabbiata, delusa e molto diffidente, perché queste gestioni portano a disinnamorare sia gli investitori che i tifosi, il cui amore per la squadra viene puntualmente tradito. Noi, come squadra, siamo sostenuti in maniera pazzesca dalla tifoseria, il che è bellissimo. Quello che vedo, però, è che in questi anni ci sono stati più fallimenti che campionati disputati. Purtroppo, realtà importanti fanno una fatica terribile a rimanere a galla. In Serie C bisogna avere le possibilità economiche o conoscere veramente il calcio come azienda, perché sono società che vanno in perdita. Se non lo sai fare, è difficilissimo sopravvivere”.
Concentriamoci un attimo sulla Serie C. In questo momento, nel girone A, un Vicenza reduce da due ottime stagioni guida la classifica, ma è un girone molto combattuto con sorprese come il Lecco e l'Union Brescia. Cosa ne pensi?
“Penso che Vicenza e Union Brescia (ex FeralpiSalò) siano le squadre favorite. Conosco personalmente la proprietà di Brescia, avendo lavorato con loro in passato, e so che hanno una società importantissima alle spalle, in grado di permettersi di acquistare qualsiasi società. Sono proprietà il cui obbligo è confrontarsi per la promozione in Serie B, perché piazze come Brescia e Vicenza (che ricordiamo in Serie A) non possono ambire a restare in C. Vincere un campionato di C, però, non è mai facile, è molto difficile e da quando ci sono i tre gironi ne promuove solo una direttamente. Nonostante squadre come Lecco o Pergolettese stiano facendo benissimo, non credo che possano durare nel corso dell'anno alla pari di Vicenza e Brescia”.
E per quanto riguarda gli altri gironi? Nel girone B, ad esempio, si parla molto del Ravenna del patron Cipriani
“Sì, Ravenna ha una proprietà fortissima, con personaggi di spessore come Enrico Braida. Ma anche il Guidonia, nell'altro girone, ha una proprietà altrettanto forte a livello nazionale, con un direttore sportivo come Fabrizio Lucchesi. Sono due "matricole" con grandi potenzialità. Tuttavia, credo che nel girone B l'Arezzo, dopo la dolorosa retrocessione e anni di investimenti importanti da parte della famiglia Manzo, abbia quest'anno tutte le carte in regola per vincere il campionato”.
Nel Girone C, invece, c'è una matricola di cui si inizia a parlare, il Casarano
“Assolutamente. Bisogna fare attenzione al Casarano. Mi raccontano di una realtà che ha già investito molto in Serie D, nelle strutture e nello stadio, e ha fatto un mercato di buon livello. Arrivare dalla D ed essere competitivi è difficile, ma loro stanno ottenendo risultati importanti. Ho l'impressione che, in caso di vittorie nelle prossime partite difficili, la formazione pugliese possa inserirsi nel gruppo delle prime della classe, come successe l'anno scorso con l'Audace Cerignola”.
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