ESCLUSIVA TC - STEFANO AMBU: "Il Cagliari non vuole essere trascinato in un'asta per Gaetano. L'arrivo di una punta - si parla di Cheddira - è subordinato all'eventuale cessione di Lapadula. A centrocampo sogno-Cataldi, ma ci sono molti ostacoli"

Stefano Ambu, giornalista dell’ANSA e de La Nuova Sardegna, ci aiuta a decifrare i movimenti in entrata e in uscita che stanno caratterizzando il mercato del Cagliari.

Stefano, si legge sempre più insistentemente del possibile doppio ingaggio di Cheddira e di Gianluca Gaetano dal Napoli, che rafforzerebbe quantitativamente ma soprattutto qualitativamente la squadra…

“Intanto premettiamo che c’è ancora distanza tra il Cagliari e il Pisa per la cessione di Lapadula. Per l’italoperuviano la società rossoblù non può evidentemente chiedere la luna, però vuole monetizzare, memore di quanto l’attaccante ex Milan e Lecce è stato importante due anni fa per la promozione in serie A.

I soldi incamerati dall’eventuale cessione di Lapadula dovrebbero essere poi reinvestiti nell’acquisto di un altro attaccante, che potrebbe essere Walid Cheddira. Posto che in questo caso bisogna trattare col Napoli, società che ha ambizioni molto alte e che, per mano di Antonio Conte, ha stilato un elenco dei giocatori considerati incedibili e di quelli che, invece, possono essere messi sul mercato. Cheddira è un attaccante che potrebbe esplodere in serie A, perché ha un potenziale molto elevato da esprimere anche, eventualmente, in squadre di fascia medio-alta. Il Napoli, dovendo rincorrere a sua volta altri obiettivi, deve giocoforza monetizzare. Ma il Cagliari non vuole assolutamente essere trascinato in un’asta selvaggia per Gaetano e per il marocchino, considerando tra l’altro che il budget a disposizione di Bonato è limitato. Da ciò deriva lo stallo attuale della trattativa che dovrebbe o potrebbe portare i due azzurri alla corte di Davide Nicola.”

Ma l’arrivo di un altro attaccante, che dal punto di vista tecnico servirebbe come il pane, è inevitabilmente subordinato all’eventuale cessione di Lapadula o potrebbe concretizzarsi a prescindere dalla permanenza o meno dell’italoperuviano in rossoblù?

“A quanto mi risulta, ora come ora se Lapadula dovesse rimanere non verrebbe preso un attaccante in più. Perché? Intanto per evitare di creare pressioni attorno all’italoperuviano, che è animato da motivazioni molto forti ed è determinato a restare a Cagliari per dimostrare che la scorsa stagione, pesantemente condizionata dagli infortuni, è stata solo un incidente di percorso.”

Situazione-retroguardia. A breve conosceremo il destino di Yerry Mina: se il colombiano dovesse salutare la Sardegna si renderebbe imprescindibile l’acquisto di un altro difensore.

“Certamente. Tutto è legato a Mina. Intendiamoci: c’è anche la volontà di puntare, nelle rotazioni che effettuerà mister Nicola, su un profilo come quello di Obert. Lo stesso Zappa è stato provato nel ruolo di braccetto di destra. Insomma, l’ingaggio di un difensore non è la priorità assoluta. Poi in realtà un altro elemento tecnicamente e agonisticamente congeniale al tecnico piemontese potrebbe pure arrivare: tutto dipende dall’evoluzione del caso Mina. Potrebbe anche partire Hatzidiakos e di conseguenza arriverebbe, al suo posto, un difensore collaudato, magari italiano. Anche nelle ultimissime fasi del mercato.”

A centrocampo si muove qualcosa? Nel caso sfumasse l’ingaggio di Gaetano si punterebbe su un altro centrocampista in grado di migliorare la qualità del palleggio e della manovra rossoblù?

“Alcuni indizi porterebbero a Danilo Cataldi della Lazio. Ma molto dipenderà dagli sviluppi del rapporto tra il centrocampista romano e il club di Lotito, dove spesso si fa in fretta a litigare e poi a fare la pace. Cataldi, dipendesse da lui, resterebbe a Roma: è dichiaratamente un cuore biancoceleste. Alla fine a mio avviso troverà l’accordo col suo attuale club, ma in ogni caso il Cagliari è vigile. Tra l’altro il giocatore interessa anche al Torino. Di certo un playmaker-mezzala della qualità di Cataldi farebbe comodo al Cagliari, anche per aiutare il giovane Prati a crescere in quel ruolo delicato. Deiola e Makoumbou, infatti, non sono dei centrali puri di centrocampo.

Ci sarebbe naturalmente l’ostacolo-ingaggio, che nel caso di Cataldi dovrebbe aggirarsi attorno al milione e mezzo di euro. Il Cagliari dovrebbe proporgli quantomeno un contratto triennale, e alla luce della situazione economica del club isolano un investimento così oneroso peserebbe e non poco sulle casse societarie. Comunque personalmente sono dell’opinione che, alla fine del tira e molla con la Lazio, Cataldi resterà in biancoceleste.”