
Ladinetti: "Al Cagliari ho dovuto dire addio. Una parte del mio cuore rimase lì, per sempre"
Riccardo Ladinetti, centrocampista del Pontedera, ha scritto una lunga lettera pubblicata da LaCasadiC.com, nella quale ha parlato dei problemi al cuore che lo avevano costretto ad uno stop di tre mesi e del suo amore per il Cagliari. Di seguito un breve estratto: "Nel corso del tempo ho conosciuto grandi campioni e grandi uomini. Un esempio è Barella. Una persona incredibile. Ha sempre cercato di coinvolgere noi giovani. Anni dopo, in un Cagliari-Inter viene da me ad abbracciarmi e salutarmi. Persona vera. Lui come Cigarini, il mio riferimento. E negli anni sono riuscito anche ad arrivare in prima squadra. Nella prima stagione in Primavera la prima convocazione. Finita la rifinitura, arriva Canzi: “Domani giochi con noi, poi vai a Torino con la prima squadra”. “Ma come? Impossibile”. Due anni dopo l’esordio. Dopo diverse convocazioni, ecco la partita contro il Sassuolo. Perdevano 1-0. A fine primo tempo Zenga si girò verso di me: “Ladi scaldati che entri”.
Mi tremano le gambe, non mi sembra vero. Poi gioco titolare contro l’Udinese e contro il Milan. Da Sanluri a San Siro, che roba. Al Cagliari ho dovuto dire addio. Ero stato vicino a lasciarlo già nell’estate del 2020. Il club voleva Nainggolan e aveva offerto all’Inter una base economica più delle contropartite. L’unica a cui l’Inter era interessata ero io. Ma c’era una differenza nella valutazione del mio cartellino. Giorni e giorni a trattare. L’ultimo giorno di mercato ero a Milano, si poteva chiudere nelle ultime ore. Alla fine sono rimasto a Cagliari. L’addio arriva nel 2022. L’addio alla mia casa. Una parte del mio cuore rimase lì, per sempre".






