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Ulivieri su Italia-Israele: "Serve sensibilità, non politica. A Udine non sarei andato"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:30Ex rossoblù
di Paola Pascalis
per Tuttocagliari.net

Ulivieri su Italia-Israele: "Serve sensibilità, non politica. A Udine non sarei andato"

Alla vigilia della sfida tra Italia e Israele, in programma martedì 14 ottobre, il presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX, spiegando la sua decisione di partecipare, nello stesso giorno, alla manifestazione “Una piazza per Gaza” a Sarzana: "Mi hanno chiamato conoscendo la presa di posizione dell'associazione, che aveva chiesto la sospensione delle due partite. E credo sappiano anche che con l'AIAC siamo andati a Shatila, in Libano, altro scenario di un massacro. E lì abbiamo insegnato calcio ai bambini. Quel giorno dovevo andare a Roma a incontrare Berruto, deputato PD, mi giustificherò. A Udine, comunque, non sarei andato. Questa è una questione di sensibilità, di partecipazione e non di politica".

L'ex allenatore del Cagliari ha poi proseguito: "Non si era chiesto di escludere Israele, ma sospendere temporaneamente le partite. E oggi ha senso andare in campo, per non fare un regalo calcistico a Israele. Gattuso? Non si è girato dall'altra parte. Rino ha una sincerità e generosità uniche, è trasparente e di lui si sa tutto. L'insensibilità non lo riguarda. I ragazzi palestinesi sono esausti, hanno vissuto con la morte, la paura, i crimini. Ma hanno la forza dentro per reagire. L'accordo di pace è nato male, è una questione tra Trump e Israele, i palestinesi sono rimasti fuori dalla porta. Che tacciano le armi è il primo traguardo. Non basta qualche anno per vedere magari un Israele-Palestina nello sport, ed è necessario che chi ha sbagliato e ha usato la violenza, paghi".