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Tra emergenze e malumori, quella contro il Sassuolo è la sfida della vita.  Il Cagliari incerottato e nervoso sa di non poter più rimandare l'appuntamento con la svoltaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 20 novembre 2021, 10:12Il punto
di Giuseppe Amisani
per Tuttocagliari.net

Tra emergenze e malumori, quella contro il Sassuolo è la sfida della vita. Il Cagliari incerottato e nervoso sa di non poter più rimandare l'appuntamento con la svolta

Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Per troppo tempo il discorso è stato rimandato appigliandosi ora alla sfortuna, sotto forma di assenze pesanti e simultanee che hanno colpito i vari reparti, ora alle decisioni arbitrali e infine anche agli episodi molto spesso contro i rossoblù. Ma è arrivato il momento di mettere al bando tutte le giustificazioni, seppure alcune delle quali plausibili, per presentarsi in campo con il coltello tra i denti e fare, in casa del Sassuolo, la partita della vita. Lo sa bene il Cagliari di Walter Mazzarri che ancora una volta arriverà all'appuntamento con l'ennesima sfida da dentro o fuori, con le ossa rotte.

Il ko di Walukiewicz, costretto ad un intervento all'anca sinistra e quindi indisponibile per tre mesi, è solo l'ultimo atto di una stagione ricca di problemi anche se il difensore polacco non era certo il pupillo di Mazzarri. Il fastidio che lo condizionava ormai da parecchie settimane si è tramutato in un vero e proprio infortunio che comunque, pur non essendo il giocatore uno dei titolari, priverà il tecnico rossoblù di un'altra pedina. E se a Walukiewicz si aggiungono le croniche precarie condizioni di Ceppitelli, l'otite di Carboni e il rientro dei nazionali uruguaiani a pochi giorni dalla partita, il quadro preoccupante è bello che servito.

Non resta che aggrapparsi, oltre ai gol di Joao Pedro, in quella unità di intenti che, a vederla dall'esterno, è uno degli aspetti che è mancato in questo primo scorcio di campionato. Troppo fragili gli equilibri nello spogliatoio che continua ad essere in ebollizione e all'interno del quale non hanno certo portato serenità le parole del presidente Tommaso Giulini alla vigilia della gara contro l'Atalanta. L'attaccamento ai colori rossoblù del patron isolano ha probabilmente fatto travalicare i confini del sano confronto e i toni si sono accesi. E da questo ne è nata una nuova frattura con gli uruguaiani che da qui a gennaio sembrano essere sul piede di guerra.

Riuscirà Mazzarri ad ottenere da loro una nuova dimostrazione di professionalità almeno fino a quando le trattative non saranno riaperte? La risposta la darà il campo domenica a ora di pranzo, ma ancora una volta, al netto delle difficoltà, sarà il Cagliari a doversi chiamare fuori dall'ultimo posto in classifica. I discorsi del tecnico potranno arrivare fino ad un certo punto perché il resto lo faranno i giocatori, gli uomini che compongono la rosa.

Mettere al bando le tensioni non sarà facile ma solo così sarà possibile continuare ad inseguire una salvezza che, seppure dal fondo della classifica, non è irraggiungibile. La graduatoria è corta e in pochi punti sono tante le squadra che lottano per evitare il fondo. Tra queste, quasi a sorpresa, un Cagliari che non riesce a ingranare in questa stagione ma che, a questo punto del campionato, non può permettersi di fare altri passi falsi.

A Joao Pedro, Pavoletti, Cragno e gli altri senatori, il compito di ricucire gli strappi e fare quadrato per evitare un tracollo che penalizzerebbe tutti.