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tmw / cagliari / Il punto
Serve uno sforzo per cambiare passo negli scontri diretti. Battere il Verona per poi andare a Salerno a blindare la salvezza: il Cagliari sembra non avere alternative se vuole stare in A
venerdì 29 aprile 2022, 00:45Il punto
di Giuseppe Amisani
per Tuttocagliari.net

Serve uno sforzo per cambiare passo negli scontri diretti. Battere il Verona per poi andare a Salerno a blindare la salvezza: il Cagliari sembra non avere alternative se vuole stare in A

Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

 

Più di così non sarebbe potuto essere chiaro Igor Tudor che nei giorni scorsi ha confermato come il suo Verona voglia “migliorare i risultati della squadra di Ivan Juric”. Questo non fa presagire niente di buono per il Cagliari di Walter Mazzarri che se aveva pensato ad una formazione scaligera ormai in procinto di andare in vacanza, si è sbagliato di grosso. Guidati da un ex con il dente avvelenato come Giovanni Simeone, scaricato forse con troppa fretta dalla compagine rossoblù, la formazione veneta arriverà alla Unipol Domus con tutte le intenzioni di continure a scalare la classifica e seppure ormai fuori da tutti i giochi, riuscire a guadagnare punti e gradini nella graduatoria resta un obiettivo ancora da perseguire. Un motivo di difficoltà in più per un Cagliari ferito, arrabbiato e deluso per la sconfitta rimediata a tempo quasi scaduto in casa del genoa. Ma allo stesso tempo tutto questo dovrà tramutarsi in uno stimolo vincente per Joao Pedro e compagni che non potranno permettersi di rimandare ancora il riscatto. Fallito l'appuntamento sotto la Lanterna dopo la preziosa vittoria ottenuta contro il Sassuolo (vengono i brividi a pensare cosa sarebbe successo in caso non fossero arrivati i tre punti due settimane fa alla Unipol Domus) è stato lo stesso presidente Tommaso Giulini a confermare che “se non arrivassero i tre punti contro il Verona, la strada per la salvezza si metterebbe davvero in salita”. Non è certo il momento di fare drammi o di caricare ulteriormente una partita già ricca di tensioni, ma a meno quattro giornate dalla fine del torneo, non appaiono esserci altri risultati a disposizione del Cagliari. La corsa salvezza si è infiammata proprio per il successo del Genoa che si è accompagnato a quello ottenuto dalla Salernitana sulla Fiorentina. Con il solo Venezia che appare ormai con un piede in B, i giochi restano aperti perché chi insegue non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa.

E al Cagliari non resta che fare quadrato per cercare le ultime energie, soprattutto mentali, indispensabili a uscire indenni dalle prossime quattro sfide. Anche perché l'appuntamento contro gli scaligeri sarà l'ultimo, abbordabile, tra le mura amiche. Il 15 gennaio, infatti, il commiato con i tifosi isolani vedrà di scena l'Inter sul rettangolo di gioco cagliaritano. Una sfida quasi impossibile anche se i nerazzurri hanno dimostrato che quando non sono in serata possono perdere con chiunque, ma il Cagliari non deve certo fare la corsa su una delle pretendenti allo scudetto. Gli uomini di Mazzarri, cosa che non hanno praticamente mai fatto in questa stagione, dovranno conquistarsi il diritto a restare in A, andando a battere le dirette concorrenti. Sampdoria a parte, sconfitta sia all'andata che al ritorno, contro le altre gli isolani hanno faticato e non poco. Fare bottino pieno con il Verona, a questo punto, diventa indispensabile per poi affrontare le ultime tre. Lasciando da parte la gara contro l'Inter, a spiccare sono le due trasferte di Salerno e Venezia, dove i rossoblù si giocheranno il tutto per tutto. Preoccupa la bolgia in casa della Salernitana, così come l'insidia di andare in Laguna negli ultimi novanta minuti, ma per iniziare al meglio la volata finale, fondamentale sarà vincere sabato. Con tre punti in tasca e tenendo immutato il vantaggio sulle inseguitrici, gli ultimi 270 minuti di campionato potrebbero essere meno terribili di quanto al momento sembrano.