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L'ex Criniti: "Mazzone? Grande forza ed empatia, non ne ha mai sbagliato una. Ti entrava in testa. Meritava molti di più della carriera che ha fatto"TUTTO mercato WEB
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
venerdì 7 ottobre 2022, 16:15Ex rossoblù
di Laura Pace
per Tuttocagliari.net

L'ex Criniti: "Mazzone? Grande forza ed empatia, non ne ha mai sbagliato una. Ti entrava in testa. Meritava molti di più della carriera che ha fatto"

Antonio Criniti, ex bomber di categoria degli anni 90 con un passato anche in Serie A nel Cagliari, ha rilasciato una intervista al sito Footballnews24. L’attaccante ha giocato 288 partite in carriera segnando 60 gol a fianco di campioni come Oliveira, Luiso, Hubner, Fonseca. Tra i tanti temi chiacchierati, si è parlato anche del rapporto con Carletto Mazzone.

Queste le sue parole:

MAZZONE . “Mazzone ti entrava nella testa. Aveva una grande forza, riusciva ad avere un empatia con i giocatori durante la partita e questo gli permetteva di indovinare sempre i cambi, raramente gli ho visto sbagliarne uno. Ci sono molti aneddoti da raccontare ma uno che ricordo sempre volentieri è a Parma. Giocavo titolare per l’assenza di Fonseca e mi disse, in tipico accento romano, che quella partita l’avrei risolta io e dopo cinque minuti feci gol. Aveva la grande capacità di entrare dentro di te. Mazzone amava il calcio senza nessun compromesso, era un personaggio molto distante dai canoni del calcio di quei tempi. Non ti insegnava molto ma riusciva a tirarti fuori quello che doveva essere tirato fuori e questa è la forza di un grande allenatore. Meritava di più della carriera che ha fatto. Tutti lo amano, nessuno ne parla male dai Conte e Moriero fino a Guardiola“.

CAGLIARI. “Ricordo che prendemmo gol subito ma pareggiò immediatamente Oliveira. Ad inizio ripresa regalammo il gol all’Inter ma poi a venti minuti dalla fine venne da me Bruno Giorgi dicendomi di entrare e fare quello che potevo…In tre/quattro minuti feci quello che potevo cioè gol. Infine entrò Pancaro e segno il definitivo 3-2. Il problema arrivò nel ritorno dove arrivammo esausti e a loro rientrarono pedine importanti come Winter, Bergomi, Berti e ribaltarono il risultato dell’andata. Peccato perchè altrimenti la Coppa Uefa la vincevamo noi perchè eravamo superiori al Salisburgo“.