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Liverani riparte dal progetto iniziale, ma restano dubbi e incogruenze. Contro il Venezia esame anche per lui
venerdì 30 settembre 2022, 10:05Il punto
di Sergio Demuru
per Tuttocagliari.net

Liverani riparte dal progetto iniziale, ma restano dubbi e incogruenze. Contro il Venezia esame anche per lui

Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Ripristinare le vecchie abitudini. Spesso le soste del campionato equivalgono a spronare chi viaggia in cattive acque, in altri casi fanno calare l’intensità del momento positivo. C’è chi le benedice quando capitano in periodi di vacche magre per ricompattare un ambiente depresso. Al contrario quando “tagliano” una serie favorevole ecco che subentrano i contrari. In questo contesto il Cagliari può inserirsi in una sorta di terra di mezzo. I rossoblù sono reduci da una sconfitta interna con il Bari, dolorosa solo per il fatto che ha evidenziato senza mezze misure la dura realtà della cadetteria. Non c’è nessun risultato scontato e le precedenti due affermazioni (importante quella di Benevento) sono state azzerate. Liverani si riprende quel progetto che aveva cominciato a forgiare. Restano le incongruenze in una formazione a chiara trazione anteriore.

Contro il Venezia sarà confronto che dovrà sancire quelle che sono le reali potenzialità. I lagunari evocano sinistri ricordi, con quella gara di fine maggio che decretò la seconda retrocessione dell’era-Giulini. È trascorsa tutta un’estate che ha sbiadito il ricordo, tenendo viva la sostanza. Il Cagliari si è rifatto il trucco, ha messo in piedi una formazione di livello per la cadetteria e deve necessariamente rispondere a quelle che sono le aspettative di una tifoseria che non ha smesso un attimo di sostenere i propri colori caricandosi anche il peso delle trasferte non propriamente agiate rispetto a quelle che si facevano nella massima serie. La giostra riprende a girare, anche se non ancora in maniera forsennata.

Tornano i dubbi amletici che avevano solleticato l’interesse e le argomentazioni da “bar dello sport”. Anzitutto il dubbio sulla reale efficenza in fase realizzativa da parte di un complesso in grado di presentarsi senza troppi preamboli. Lapadula non ha ancora trovato quel “feeling” con il gol che ha sempre sciorinato in altre piazze. Pavoletti mal si adatta ad un ruolo di secondo piano, anche se ha sempre buttato il cuore oltre l’ostacolo quando è stato chiamato in causa. Falco al momento è ancora oggetto misterioso, mentre Millico è apparso più incisivo nei pochi spezzoni nei quali è stato utilizzato. E ancora è da definire lo “status” di Luvumbo, devastante negli spazi e comunque utile nel mettere scompiglio nelle difese avversarie grazie alla sua attitudine di “saltare” l’uomo.

Tante opzioni, ma poco costrutto. Almeno sinora. Ed il mister, subito dopo la sconfitta con il Bari, ha tenuto a precisare che avrebbe lavorato, e tanto, sulle opzioni primarie in fase offensiva. Contro il Venezia sarà un esame anche per lui.