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tmw / cagliari / Il punto
PAROLA D'ORDINE: RIPARTIRE DA ZEROTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 6 febbraio 2023, 17:50Il punto
di Giuseppe Amisani
per Tuttocagliari.net

PAROLA D'ORDINE: RIPARTIRE DA ZERO

Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Il clamoroso passo falso di Modena ha riportato il Cagliari alla triste realtà: per andare in A è necessario fare molto di più e non è sufficiente la sola presenza di un valore aggiunto come Claudio Ranieri
 

di Giuseppe Amisani
 

Facile, e allo stesso tempo rischioso, trovare degli alibi per la trasferta di Modena. L'errore grossolano dell'arbitro nell'espellere Rog? Il rigore (giustamente) concesso per una colossale ingenuità di Makoumbou? Un mercato che non ha dato i rinforzi tanto attesi? Tutte domande che portano a risposte che rischierebbero di far scivolare il ko emiliano con una serata storta. E invece c'è da analizzare soprattutto l'atteggiamento di un Cagliari che si è fatto sorprendere da un Modena grintoso, determinato ma tutt'altro che trascendentale.

Claudio Ranieri dovrà attingere a tutta la sua esperienza e alla grande calma di cui dispone, per cercare di porre rimedio ad una situazione non più tollerabile per una squadra che vuole andare in serie A. Aver centrato in tutto un girone un solo successo oltre Tirreno, il 10 settembre in casa del Benevento (prossimo avversario alla Unipol Domus dei rossoblù) è un dato che mal si concilia con la voglia di promozione. A lasciare interdetti è soprattutto la condotta di un collettivo che riesce a calarsi nella realtà del torneo cadetto solo a intermittenza. Per il momento lo ha fatto solo in casa mentre in trasferta sono ancora dolori. Anche perché, con l'etichetta addosso della squadra da battere, gli isolani trovano di fronte avversari determinati che, al contrario della banda Ranieri, non si fermano per novanta minuti. E allora a poco vale il maggior possesso palla di una squadra che, però, non riesce a tirare in porta e se lo fa non è praticamente mai pericolosa.

L'esempio di Modena è stato lampante. I gialloblù hanno lottato su ogni pallone, vinto tutti i rimpalli e sono arrivati sempre primi sulla palle vaganti. Una situazione non certo casuale ma dettata da quella fame di chi sa di avere l'obbligo di fare qualcosa in più per colmare il gap tecnico. E il Cagliari? Sotto questo aspetto praticamente non pervenuto. Tanto che ad un certo punto è iniziato il solito rituale dei palloni calciati da un'area all'altra senza la minima precisione. Le azioni manovrate sono state poche, le conclusioni ancora meno. Fino a quando il Modena ha chiuso la partita, portando dalla sua parte non solo l'inerzia della partita ma, inevitabilmente, anche il risultato.

Un passo indietro che potrebbe avere tante giustificazioni. Non solo quelle già citate ma anche la più che legittima situazione degli assenti. Con alcuni pezzi da novanta fuori per infortunio (da Pavoletti a Nandez passando per Viola e Goldaniga) a qualche giocatore che sta facendo fatica a recuperare (Mancosu o lo stesso Rog, molto distante dal giocatore che i tifosi hanno imparato ad apprezzare) la rosa si conferma inadeguata. Ma proprio in questo momento a fare la differenza dovrà essere l'atteggiamento, lo spirito, la voglia di porre rimedio e venire fuori dalle difficoltà. Serve un approccio diverso alla gara, all'avversario di turno.

Per cercare di lottare con i denti fino alla fine della stagione. E solo in quel momento vedere quale è la reale dimensione di questa squadra. Che probabilmente dopo i tre risultati utili consecutivi ottenuti alla corte di Ranieri, si era illusa di aver cambiato il suo destino. La brusca frenata di Modena ha riportato tutti con i piedi per terra ma per fare in modo che sia stata utile, sarà indispensabile cambiare, e questa volta farlo in maniera stabile, l'aspetto psicologico di un gruppo sempre troppo fragile. E il Benevento, con il fresco siluramento della coppia Cannavaro-Foggia, non è certo il miglior cliente da ospitare nell'arena rossoblù.